Una breve parentesi dalla vacanza per parlarvi dello spettacolo che ho visto sabato scorso ad Anzio, nella bellissima Villa Adele. Francesco Bruno con la sua band e la Signora Angela Terzani, moglie del giornalista scomparso, hanno dato vita ad un bellissimo racconto in musica, uno spettacolo multimediale con suoni ed immagini inedite ispirato alla Figura del grande giornalista e scrittore.
Elena mi sostituirà in negozio per una settimana prima della chiusura estiva che va dal 29 agosto al 3 settembre.
Andremo per una settimana in barca alle Isole Pontine, qui vicino.
Questa vacanza é stata pianificata definitivamente l'altra sera tra un'infornata di pizza alla pala e l'altra, nel forno a legna di Gabriele, il pazzo che guiderà la barca a vela. Ponza é un'isola molto bella, ci sono stata da poco.
E' la prima volta che vado in barca per un periodo così lungo.
Oggi parliamo di Caffè. Il discorso parte da molto lontano, dalle terre dei popoli indigeni del Centro e del Sud America. Questi territori sono ricchi di risorse naturali e le imprese multinazionali, e i potentati economici, spesso con la complicità di governi senza scrupoli, vogliono impossessarsene a spese delle comunità che vi risiedono da secoli. Nel 1994 popolazioni indigene del Chiapas (in Messico) legate all’ EZLN (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale) hanno detto Basta! alle continue violazioni ed ingiustizie di cui erano oggetto iniziando un periodo di Lotta per il mantenimento dei propri Diritti.
Siamo tornati ieri, tutto bene anche se questa volta è stato un pellegrinaggio movimentato.
L’allarme bomba a Lourdes è scattato poco prima delle due di pomeriggio e d’un tratto, dal nulla, si è materializzato un servizio d’ordine che definire imponente è riduttivo. Con un’efficienza che ha dello straordinario, in poco tempo - circa dieci minuti - e senza creare allarme, il Santuario era svuotato delle oltre ventimila persone stimate all’interno. Tre bombe avrebbero dovuto esplodere alle tre di pomeriggio in tre diversi santuari.
Questa notte è la notte di S.Lorenzo, la notte delle stelle cadenti, e tra quelle stelline c’è anche la mia. E’ ancora doloroso parlare di questa parte della mia vita e quindi … non lo farò. Lascerò che a farlo sia il testo più in basso, scritto da me due anni fa, in occasione dell’anniversario della sua morte. Il mio tatuaggio ricorda quei giorni: un cuore capace di volare in cielo e una rondinella, la sua sorellina Angelica, che non voleva lasciarlo andare. A settembre saranno quattro anni.
Alcuni genitori vengono a fare la spesa con i loro bimbi.
I bambini sono curiosi del mondo, notano tutto e ... chiedono informazioni, spiegazioni, a volte ti danno anche dei consigli preziosi.
Avvengono spesso dialoghi simpatici e questo é ciò che Emanuele, cinque anni, di Roma, ha detto venerdì sera vedendo il mio tatuaggio: un cuore con le ali e una rondinella.
Prima di aprire Naturalmente lavoravo come dipendente.
I Consigli di Amministrazione dell’Azienda e le riunioni si tenevano in un elegante albergo di Pomezia; tante Aziende facevano come noi, tra queste le Case Farmaceutiche locali.
Durante le lunghe riunioni nelle pause ci prendevamo un caffè al bar e negli anni con la barista eravamo diventate amiche, facevamo volentieri due chiacchiere.
Quella mattina lei aveva un forte mal di gola, forse anche con le placche, e stavamo parlando di quale prodotto servisse meglio allo scopo.
Sullo sgabello poco distante sedeva un Signore distinto, di una cinquantina d’anni, che sorseggiava il suo thé; intervenne nella discussione chiedendo scusa, dicendo che il prodotto adatto era una Tintura Madre di Propoli.
Disse che quando aveva lo stesso problema anche lui si curava così ed elencò le caratteristiche del preparato, perché avrebbe funzionato, ribadendo che doveva essere una Tintura Madre e non un prodotto da banco, poco concentrato e quindi poco efficace.
Quando lasciò la sala io che non sapevo chi fosse le dissi: Caspita, che competenza! E lei, che invece lo conosceva bene avendolo visto molte volte li, disse che era un Professore, stimato Relatore ai Convegni sui farmaci e lavorava per una nota Casa Farmaceutica.
Il Dottore non ci aveva suggerito un preparato di sintesi, un farmaco, la sua materia di competenza, bensì una sostanza naturale con la quale all’evenienza si curava lui stesso!
Non ho mai saputo il suo nome, né l’ho mai chiesto, non era necessario. Avrei però voluto ringraziarlo: almeno in quella occasione, con noi, era stato Leale.
PS Noi veg che non usiamo i prodotti animali, per i problemi alla gola usiamo il succo di limone puro, spremuto (fa passare le afte e anche le placche).