Il decreto sulle liberalizzazioni, attualmente in attesa dell’esame alla Camera, contiene l’art. 62 nel quale si stabilisce che le fatture per le merci alimentari deperibili devono essere saldate entro 30 gg., quelle relative a merci alimentari non deperibili entro 60 gg.
Nel giornalino distribuito in questi giorni ai soci nei negozi COOP (Consumatori – Marzo 2012 - pag. 11) compare un commento nel quale si afferma che questa misura “nell’impostazione originaria non è che un regalo alle grandi multinazionali e così non ha niente dello spirito liberale, è solo un’ingessatura e un irrigidimento del mercato” ed ancora “nel confronto che abbiamo avuto in questi giorni anche il mondo agricolo ha convenuto sulle nostre considerazioni”.
Da diversi anni anche il mondo dell’Economia Solidale (in esso in particolare i Gruppi d’acquisto Solidali ed i Distretti di Economia Solidale) si interroga sui processi di attuazione di una sovranità alimentare nei territori finalizzata ad un accorciamento delle filiere, ad una difesa delle terre agricole e dell’integrità dei suoli e delle falde, ad un riconoscimento dignitoso per il lavoro dei contadini, a processi di certificazione della qualità co-partecipati da produttori e consumatori.
Ciò premesso, vorremmo osservare che: