Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

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La complessità in medicina tra Bios e Pathos

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di Paolo Bellavite

Ho pensato di inaugurare la mia attività in SFERO con un articolo impegnativo, in cui riassumo le riflessioni che ho svolto negli anni più maturi della mia attività di ricercatore e patologo.  In Facebook gestivo una pagina pubblica dal titolo “La complessità in medicina”, titolo che si riferiva alla mia opera più completa della patologia generale come da me concepita. Qui ne offro un sunto. Si tratta di un articolo impegnativo, certo non continuerò con questo tono altrimenti perderò i lettori e le lettrici che finora hanno avuto la bontà di seguire il mio percorso scientifico e umano. Si tratta quindi un po' di prova, un po' di inaugurazione… Buona lettura!

Sono un patologo generale, ovvero un medico che per professione cerca di capire scientificamente cos’è la patologia, le “regole” che sottostanno all’origine del male fisico (e perché no morale) in un mondo che si sperava creato per la vita. Dopo molti lavori di tipo tecnico e specialistico, ho cominciato a riflettere su temi di carattere più profondo e radicale. La patologia non si può facilmente “confinare” in un’anomalia o distorsione di un meccanismo anatomico o molecolare, ma si può concepire come un “dis-ordine” del sistema vivente vari livelli della sua organizzazione. Tale impostazione implica la migliore comprensione di cosa significhi “ordine” in un mondo pieno di variabilità e di “errori”. Implica anche capire che non tutto ciò che sembra malattia e disordine lo sia veramente e non tutto ciò che sembra normale e ordine sia segno di salute.

Il problema di fondo: all’origine del bene e del male

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Il mio intervento al Labirinto delle Paure

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Grazie dell'invito.

Il mio intervento, dopo le parole di Simona Ardemagni, é ben posizionato proprio perché il Dottor Bach partì dallo studio della flora batterica intestinale, e coi suoi studi intuì l'asse intestino-cervello - di cui oggi si sente molto parlare - agli inizi del novecento.

Sono ormai 15 anni che conosco e uso i Fiori. Come tanti altri BFRP - Bach Foundation Registered Practitioners - miei colleghi, mi iscrissi ai corsi, imparai il metodo, e furono anni interessanti nei quali capii di più delle teorie e dei singoli rimedi. Terminato il ciclo di studi - erano passati tre anni - mi accorsi che sapevo poco dell'uomo. Sapevo tutto del metodo e di ogni aspetto ad esso legato, ma poco del suo ideatore. Ma come?! L'uomo che aveva parlato così a fondo delle emozioni umane, non ero riuscita a conoscerlo? Non avevo capito che tipo era e che emozioni aveva provato? Mi era mancato.

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L’europeismo fideistico di Draghi ci porterà alla rovina

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di Paolo Maddalena

Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale.


Mario Draghi, nella replica di ieri, ha confermato che le sue idee non sono affatto coerenti con la realtà che viviamo.

Egli concepisce l’Europa come la panacea di tutti i mali e afferma con forza che l’Italia sarà europeista e atlantista. Sfugge, al nostro Capo del governo, che i mali italiani derivano soprattutto dalle diseguaglianze economiche fra i Paesi europei, tra cui primeggiano Francia e Germania, con i quali Draghi intende stringere più stretti rapporti, dimenticando che questi due Paesi si sono impossessati di gran parte delle fonti di produzione di ricchezza italiana.

L’Europa così com’è non funziona e deve essere riformata. Occorre mettere su un piano di parità economica e sociale tutti gli Stati membri e realizzare un effettivo mercato interno dove non ci siano paradisi fiscali, come Olanda e Lussemburgo, e solo allora si potrà parlare di condizione di parità tra gli Stati membri, come prescrive l’articolo 11 Cost.


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28

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Questa sera sono stanca ma due chiacchiere le faccio proprio volentieri. Innanzitutto la notizia: ieri, il mio primo esame d’università é andato bene. Filosofia della Scienza 28.

Come avevo già detto in passato la materia era di per sé meravigliosa, c’era da studiare ma il lavoro era ampiamente ripagato dalla conoscenza ricevuta. 

In aggiunta ai testi d’esame ho acquistato tutti i titoli e gli autori suggeriti a lezione; li leggerò nel tempo, mi interessa approfondire. Comincerò da Jacques Le Goff, Tempo della Chiesa e tempo del Mercante, una raccolta di saggi sul lavoro e la cultura nel Medioevo, suggerito dalla Professoressa.

Prima di frequentare l’università amavo molto leggere, negli anni ho letto tanto, ma negli ultimi tempi cominciavo libri e li abbandonavo dopo poco senza soddisfazione ...

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Il labirinto delle paure

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Il respiro delle Signore

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Una ragazza con i piedi a penzoloni nell’acqua, in balia del mare e della sua vita.

E’ coraggiosa la cara Ornella con questo suo piccolo libro, un manuale della sua vita, dove racconta di sé sino ai giorni presenti. Le vite delle persone sono sempre così interessanti!

Una mia amica dice che riusciamo a scrivere solo quando abbiamo trovato la nostra voce: credo sia vero. Solo quando ci riconosciamo (e abbiamo capito di più di noi) riusciamo ad essere significanti per altri e io, in questo piccolo libro, ho trovato tanto significato.


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Uomo e libertà: il ritorno all'uomo integro.

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In questo periodo sento nel cuore una domanda urgente, una necessità che non posso più rimandare.

Abbiamo capito a nostre spese quanto l’epoca che stiamo vivendo ci conduca verso un progetto disumanizzante dell’essere umano.

Abbiamo vissuto nella convinzione di poter dominare il mondo con la tecnica, perché possiamo assegnare una durata alla vita, riprodurla oppure decidere di eliminarla fin dalla sua origine con una semplice pillola, modificare il mondo per adattarlo alla nostra bramosia, creare malattie in laboratorio ed eliminarle attraverso altre pillole e sieri, possiamo essere un genere neutro e insegnare ad altri ad esserlo, possiamo essere soli ma accedere alla comunità mondiale dalla sedia di casa nostra, con un semplice click dal cellulare.

Abbiamo stabilito in modo unilaterale la misura del giusto facendola coincidere con ciò che possiamo creare, fare, sperimentare, realizzare e l’opera dell’uomo è diventata il modello unico da seguire per essere considerati e accettati dalla comunità.

Abbiamo creato un mondo moralista ma privo di morale, perché abbiamo orientato i valori per avvallare questo dominio che l’uomo pretende di esercitare su tutto e tutti e coloro che non vi soggiacciono sono censurati, esiliati, osteggiati, dileggiati e soprattutto calunniati.

Abbiamo ridotto il contenuto delle nostre libertà al tecnicamente possibile.


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Mediante la forza e il delitto

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"Ecco dunque questi famosi secoli d'oro e d'argento. Gli uomini vivevano allora dispersi per i campi e le selve come bestie selvagge e possedevano solo ciò che potevano conservare mediante la forza e il delitto. E' occorso molto tempo per condurli a poco a poco da questa vita barbara e selvaggia, verso costumi civili e una ben regolata società e alla presente umanità dei costumi."

J. Bodin - Methodus ad facilem historiarum cognitionem, in Oeuvres philosophiques de J Bodin, par P.Mesnard, Paris, 1951, pp. 227-228

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La modernità degli antichi

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La luce nell'uomo, il buio nel computer

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Un riflessione attuale tratta dal libro di Enrica Bortolazzi "Nel silenzio dell'eremo".

«La tecnologia riempie tutti gli interstizi, fin dalla più tenera età l’essere umano viene travolto da strumenti precisi e affidabili. La cultura passa attraverso l’acquisizione di conoscenze sempre più mirate. Non dobbiamo dimenticare, però, che il sapere serve solo se c’è qualcuno che apprende; finito l’uomo, finirà anche l’intelligenza artificiale.»  «Abbiamo costruito un mondo zeppo di tecnologia, non ci curiamo del suo smaltimento, un’orda di obsolescenze programmate sta investendo la nostra civiltà, riempiendo i nostri oceani, soffocando le nostre foreste.»

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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa