Oggi, ripassando il Menone per l'esame d’Istituzioni di Filosofia Antica di fine luglio, arrivo a questo pezzetto di dialogo.
Menone, personaggio dubbio e corruttore, tenta di spacciarsi per quel che non e’ ma Socrate lo sgama.
Leggendolo, al termine mi vien da ridere, mi torna in mente un altro breve dialogo con mia figlia quando aveva circa sei anni. Li metto entrambi
SOCRATE - Se ti ricordi infatti, quando io poco fa ti risposi a proposito della figura, respingemmo una risposta di questo tipo, cercava di rispondere attraverso punti ancora in esame e sui quali non c'è ancora un accordo.
MENONE - E li rifiutammo a ragione, o Socrate.
SOCRATE - E allora, carissimo, non devi, mentre si sta ancora cercando che cosa sia la virtù nella sua interezza, pensare di chiarirla a chiunque, rispondendo attraverso le sue parti, o dicendo qualsiasi altra cosa, ma occorrerà di nuovo porre la stessa domanda, che cos'è la virtù della quale dici ciò che dici: o ti sembra che le mie parole non abbiano senso?
MENONE - A me pare che dici cose giuste.
SOCRATE - E allora rispondi di nuovo da capo: cosa dite che sia la virtù, tu e il tuo amico?