“Posto occupato” è un’idea, un dolore, un pensiero, un gesto concreto dedicato a tutte le donne .
Si occupa un posto in un cinema, un teatro, un treno, sulla metro o a scuola, per lasciare un segno della nostra presenza: con un giornale, una borsa, un mazzo di chiavi, un cappello. Quel posto è mio, tornerò ad occuparlo. Per molte, troppe donne, non sarà più così.
POSTO OCCUPATO è una reazione che ha cominciato a prendere forma man mano che i numeri crescevano e cresceva l’indignazione di fronte alla notizia dell’ennesima donna assassinata.
Ciascuna di quelle donne prima che un marito, un ex, un amante o uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto nella società, sul tram, a scuola, in metropolitana.
E noi quel posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga, per simboleggiare un’assenza che avrebbe dovuto essere presenza se non ci fosse stato l’incrocio fatale con un uomo che ha manifestato la sua bestialità, ammantandola di un “amore” che altro non è che disprezzo. Con un definitivo e ultimo gesto per sancire un presunto diritto di proprietà.