Un'altra lezione si é conclusa lunedì sera. Tre ore di bellezza, letture e fior di spiegazioni.
Quando Salvatore trova le soluzioni si dimostra ogni volta un fuoriclasse e resto sempre a bocca aperta. "Porca la miseria, ma come ha fatto?"
Ha subito un'idea per ogni spunto che nasce nella discussione, ma non un'idea qualsiasi, quella che "farà lievitare la storia" (Cit.) Il vulcano che tirerà fuori tutta la lava del mondo. Il torrente che prende forza man mano per buttarsi a valle in una cascata spettacolare.
Per spiegare il crescendo della storia accenna le prime note di un motivetto jazz - PA, PAPPA RA, PAPPA RA - simulando i gesti del musicista come se, tra le sue mani, una tromba o un sax fossero apparsi lì per lì. Alle due note intervallate all'inizio, si aggiungono poi altre note, e strumenti, e melodie, per arrivare al momento culminante in cui ogni singolo elemento che costituisce l'orchestra, suona insieme a tutti gli altri come in Sing, Sing, Sing.
Nelle storie invece aggiungiamo personaggi, incidenti, svolte, contrasti e antagonisti, elementi che servono alla narrazione e guidandoti in un crescendo di attenzione - come nella metafora del sax - conducono al risultato e alla comprensione piena del finale, naturalmente a più livelli di comprensione.
Dice che é questione di esperienza. Temo mi ci vorrà del tempo.