Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

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Citati e i bambini

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(...) E' possibile diventare e restare amici di un personaggio così rostrato? Si, per una ragione ai miei occhi decisiva: Citati é uno dei rarissimi uomini che sanno parlare ai bambini. Un dono divino, se vogliamo, come san Francesco che sapeva parlare agli animali. Abbiamo ormai la certezza scientifica, o metafisica, che i bambini vengono strappati urlanti da un misterioso mondo extraterrestre e che poi qui da noi si adattano piano piano al nostro. Per alcuni anni, però, conservano del loro luogo d'origine un sistema logico di strabiliante mutevolezza, dove tutto, assolutamente tutto, si può innestare su tutto, tramutarsi nel suo opposto, trapassare inconcepibili dimensioni, far esplodere o miniaturizzare ogni ordine di grandezza, di probabilità, ogni convergenza euclidea o divergenza non euclidea.


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La nostra terra

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Il trailer  QUI


 

Holly (Agrifoglio) - Rabbia, invidia, gelosia, odio

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"Per quelli che a volte sono assaliti da pensieri come la gelosia, l'invidia, la vendetta, il sospetto; per le varie forme di risentimento. In loro stessi possono soffrire molto e spesso, senza che ci sia una causa reale alla loro infelicità".

Questa é la descrizione originale del Dr. Bach, dal suo libro Guarire con i Fiori.
Il fiore si colloca nella categoria dei rimedi per l'ipersensibilità alle Influenze e alla Idee.
Nome botanico: Ilex aquifolium.

Holly é il Fiore per le emozioni forti e negative nei confronti degli altri.

E' il fiore adatto a quando siamo molto arrabbiati, ma non solo, serve nel caso in cui ci sentiamo risentiti e sospettosi. Se pensiamo che tutti cospirino contro di noi é chiaro che viviamo una fase in cui non ci sentiamo amati e "se nessuno ci ama ... é chiaro che nemmeno noi ameremo nessuno!" Il nostro cuore così chiuso vedrà impedimenti ovunque e ogni minimo intoppo potrebbe fornire un innesco ad un'esplosione di rabbia.

Questo semplice fiore bianco entra in vibrazione con le nostre emozioni e ci predispone meglio agli altri, ricordandoci che anche noi possediamo una generosità d'animo. Riconoscendoci capaci di rilassarci, il nostro cuore potrà aprirsi all'amore delle altre persone, senza attendere nulla in cambio.

Il Dr Bach scrisse: "Holly ci protegge da tutto quanto non é parte dell'amore universale. Holly apre il nostro cuore e ci rende tutt'uno con l'amore divino".

Ciao,

 

Tutta la verità sulla mia vita da cavallo

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Come fu che mi feci mordere e scalciare ripetutamente ma alla fine riuscii a convincere 15 cavalli che ero uno di loro anche se non ero bravo a nitrire.
La mia passione per i cavalli è iniziata nel 1985, quando avevo 30 anni. Non avevo mai fatto equitazione e avendo terra a disposizione, e non volendo allevare animali da macello, decisi che i cavalli potevano essere una buona soluzione.
Non sapendone nulla comprai le giumente più mansuete che riuscii a trovare: cavalli da lavoro da montagna, cioè cavalli selezionati da secoli per docilità, intelligenza e resistenza. Non vanno veloci neanche se gli spari ma non si fermano mai. Esattamente il contrario dei purosangue, selezionati per la velocità e per dare tutto in pochi minuti, quindi animali molto più irrequieti...
Ma nonostante questa scelta prudente mi resi subito conto che aver a che fare con belve che pesano 500 chili e non parlano l'italiano è veramente problematico.
La prima tragica esperienza la feci riportando a casa una cavalla appena acquistata. Sapevo che per andare a destra bisogna tirare la redine corrispondente, idem per la sinistra, per fermare si tirano entrambe le redini e per far andare la bestia bisogna fare uno schiocco con la bocca e dargli dei calcetti sui fianchi e dire ohh ohh! Un conto è dirlo.... Ci misi 4 ore a fare 6 chilometri e me li feci praticamente tutti a piedi, cercando di trascinare quella bestia, che oltretutto si chiamava Fru Fru...


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Cinque cinema uniti per film senza distribuzione

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Una rete regionale, e non solo, di sale cinematografiche indipendenti per far circuitare film introvabili e privi di distribuzione. È questa la novità della stagione 2014-2015 del Kinodromo, il cinema bolognese di via Pietralata gestito da un’associazione composta da appassionati cinefili e addetti ai lavori del settore, che a partire da gennaio 2015 vedrà una fattiva collaborazione con altre cinque sale del territorio regionale: il Salone Snaporaz di Cattolica, il Supercinema di Santarcangelo, l’Astra di Forlì e la meta extraregionale appena al di là del Po, il Cinema del Carbone di Mantova.
Cinque cinema si scambieranno i titoli per far girare film introvabili e privi di distribuzione

“Ci scambieremo i titoli”, spiega Niccolò Manzolini del Kinodromo, “le nostre scelte esclusive finiranno nella loro programmazione e viceversa. Vogliamo che questa movimentazione di film diventi coordinata e continuativa”. L’esperimento “associativo” pressoché unico su territorio nazionale coinvolge quelle sale che sono fuori sia dal circuito commerciale, che da quello d’essai. Perché per chi non lo sapesse, oltre ai grandi titoloni commerciali, anche le pellicole art house, provenienti da festival e con un piccolo distributore, hanno già un loro circuito distributivo dove viene garantita una tenuta minima in sala.


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Il potere dichiara

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“Il potere dichiara che il giovane arrestato di nome Gesù figlio di Giuseppe è morto perché aveva le mani bucate e i piedi pure, considerato che faceva il falegname e maneggiando chiodi si procurava spesso degli incidenti sul lavoro. Perché parlava in pubblico e per vizio si dissetava con l´aceto, perché perdeva al gioco e i suoi vestiti finivano divisi tra i vincenti a fine di partita.
I colpi riportati sopra il corpo non dipendono da flagellazioni, ma da caduta riportata mentre saliva il monte Golgota appesantito da attrezzatura non idonea e la ferita al petto non proviene da lancia in dotazione alla gendarmeria, ma da tentativo di suicidio, che infine il detenuto è deceduto perché ostinatamente aveva smesso di respirare malgrado l’ambiente ben ventilato. Più morte naturale di così toccherà solo a tal Stefano Cucchi quasi coetaneo del su menzionato.”

Erri De Luca

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... questa città

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Pure con tutto questo e questo ancora

io voglio perdonare alla città fumata senza filtro

cresciuta sopra il vuoto e nel diluvio

della pietra di fuoco del Vesuvio,

ringhio di geologia sentimentale,

di sangue sparso, nervi attorcigliati

nel manico, un'ottava sopra quelli

di tutti i cittadini del pianeta.


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LARCH (Larice) - Scarsa fiducia in sé

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"Per coloro che si credono meno abili o capaci di quelli che li circondano, che si aspettano di fallire, che sentono di non poter raggiungere il successo e così non rischiano mai o non fanno abbastanza sforzi nella vita per riuscire".


Questa é la descrizione originale del Dr. Bach, dal suo libro Guarire con i Fiori.
Il fiore si colloca nella categoria dei rimedi per lo scoraggiamento e la disperazione.
Nome botanico: Larix decidua.

Larch é per tutte quelle persone alle quali sentite dire: "Ma no, é inutile che tento, tanto non ce la farò mai".
E' una forma di scoraggiamento davvero limitante perché preclude occasioni o possibilità.
Purtroppo la persona nello stato Larch negativo non crede nelle sue capacità, ha poca autostima - e non che non sia dotata, anzi, a volte sono proprio persone brillanti - ma chissà perché si credono "meno" degli altri ai quali si paragonano.

Hanno talvolta paura del fallimento. Il Rimedio trasforma questo stato di inattività, li aiuta cominciare le iniziative senza tener conto dei possibili fallimenti, e facendosi più forti riescono ad osare, e così facendo si sentono più felici e partecipi della loro vita.

Una Larch famosa?
La Gabbianella Fortunata, dal romanzo di Luis Sepulveda "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare".

Ciao,


 

Lavorare su sé stessi

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Sabato sera, mezzanotte e mezzo

[...] Per umiliare qualcuno si deve essere in due: colui che umilia, e colui che è umiliato e soprattutto: che si lascia umiliare. Se manca il secondo, e cioè se la parte passiva è immune da ogni umiliazione, questa evapora nell'aria. Restano solo delle disposizioni fastidiose che interferiscono nella vita di tutti i giorni, ma nessuna umiliazione e oppressione angosciose.

Si deve insegnarlo agli ebrei.

Stamattina pedalavo lungo lo Stadionkade e mi godevo l'ampio cielo ai margini della città, respiravo la fresca aria non razionata. Dappertutto c'erano cartelli che ci vietano le strade per la campagna. Ma sopra quell'unico pezzo di strada che ci rimane c'è pur sempre il cielo, tutto quanto.

Non possono farci niente, non possono veramente farci niente.

Possono renderci la vita un po' spiacevole, possono privarci di qualche bene materiale o di un po' di libertà di movimento, ma siamo noi stessi a privarci delle nostre forze migliori con il nostro atteggiamento sbagliato: con il nostro sentirci perseguitati, umiliati e oppressi, con il nostro odio e con la millanteria che maschera paura. Certo ogni tanto si può esser tristi e abbattuti per quel che ci fanno, è umano e comprensibile che sia così. E tuttavia: siamo soprattutto noi stessi a derubarci da soli.


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Uomo contro donna: fermiamo questo match

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Una campagna sociale contro la violenza sulle donne che si rivolge direttamente agli uomini. E non lo fa mostrando immagini di volti tumefatti, bensì con un testimonial d'eccezione: Mauro Bergamasco, campione di rugby.

L'idea è semplice ed efficace: usando metafore sportive cerca di scuotere le coscienze, promuovere la cultura del rispetto e il cambiamento nella relazione tra i generi. E il rugby non è uno sport scelto a caso, poiché da sempre trasmette valori come integrità, passione, solidarietà, disciplina e rispetto. Gli stessi valori promossi anche da Avon, che insieme alla Cooperativa Sociale Antiviolenza Cerchi d'Acqua lancia questa campagna sociale, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. I quattro manifesti, sono presenti in ben 70 fermate della metropolitana milanese.

Fonte


Commento:

bello slogan "uomo contro donna: fermiamo questo match".

Ce la facciamo a fermare anche il match "industria chimica contro animali", Avon?

E' pur sempre violenza anche questa.

 


Pagina 43 di 128

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa