Borges sosteneva che un libro viene riscritto ogni volta che un nuovo lettore lo prende in mano. La lettura come arte, come attività creativa. Ne è talmente convinta Camilla Baresani che ha deciso di inventarsi un nuovo mestiere (e anche una nuova parola): il «book trainer», come si definisce lei. Vale a dire: «l’allenatore di letture». Se ne sentiva la mancanza? «Credo di sì — dice la scrittrice lombarda che ha ideato il primo corso di lettura creativa insieme al critico Gian Paolo Serino (ascolta l'audio) —. In questo periodo in cui l’editoria non fa più da filtro, pubblica qualsiasi cosa, e le librerie sono degli immensi supermercati dove ci si sente spaesati, molti avvertono il bisogno di una guida».