Venerdì 13 Febbraio 2015 00:00
Per quelli che non possono impedire alla loro mente pensieri, idee, ragionamenti che non desiderano. E questo di norma accade nei momenti in cui il loro interesse per il presente non é abbastanza forte da occupare tutta la loro mente. Pensieri che preoccupano e, se cacciati per un momento, ritorneranno. Sembra che essi girino in tondo e impongono una tortura mentale. la presenza di questi pensieri spiacevoli toglie la pace e impedisce di concentrarsi sul lavoro o il piacere quotidiano.
Questa é la definizione originale scritta dal Dr Bach nel suo libro Guarire con i Fiori. Rock Rose si colloca nella categoria INSUFFICIENTE INTERESSE PER IL PRESENTE Nome botanico: Aesculus hippocastanum
I pensieri che non riusciamo a fermare possono essere trattati con questo particolare fiore bianco.
L'avrete visto qualche volta sugli alberi di Castagno: é un bel fiore grande, con uno stelo centrale dal quale e si diramano rami più piccoli, fioriti, che si ergono al di sopra del fogliame. Nei miei ricordi di bambina sono gli alberi che c'erano all'oratorio, nel cortile dove giocavamo a palla.
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Giovedì 12 Febbraio 2015 00:00
C’è stato un bellissimo incontro ieri mattina alla scuola media Virgilio di Lavinio. L’iniziativa delle insegnanti ha dato origine ad un interessante e fruttuoso scambio tra i ragazzi delle classi terze e la grande scrittrice Dacia Maraini sui temi della lettura, della scrittura e della vita: l’essere umano, la civiltà, l’importanza di comprendere l’altro.
LEGGERE UN LIBRO CHE NON PIACE - Denis dice subito che non gli piace leggere. Lei risponde che non si nasce leggendo, ma è qualcosa che si può imparare, e quando scoprirà il piacere della lettura non riuscirà più a farne a meno! Naturalmente un libro deve piacere ed è d’accordo con il decalogo di Pennac, al quale gli alunni si riferiscono. Spiega che se un libro viene lasciato prima del termine non vuol dire che è un cattivo libro o che il lettore è pessimo: il libro è un come un incontro e non sempre funziona. Se non piace vuol solo dire che l’incontro non è riuscito e non bisogna scoraggiarsi perché in uno dei tanti prossimi libri, il buon incontro sicuramente ci sarà.
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Mercoledì 11 Febbraio 2015 00:00
"Buongiorno, io sono...". Quando il medico dice il suo nome diventa un amico di MICHELE BOCCI
NON è solo una formalità, un fatto di educazione. Presentarsi al paziente, dire il nome e il proprio incarico è il modo per stabilire un rapporto umano, e magari rendere meno dura la convivenza con la malattia. Purtroppo però molto spesso il medico che legge la tac decisiva, quello che spiega come stanno andando le terapie o l'infermiere che avvia la chemio restano degli sconosciuti per chi sta male. Distanti, non coinvolti. Un piccolo gesto fatto subito potrebbe già servire a cambiare le cose. Ne sono convinti i responsabili di Slow medicine, il movimento che promuove cure "sobrie, rispettose e giuste". In questi giorni stanno avviando la campagna #buongiorno io sono... per spingere chi lavora negli ospedali a presentarsi sempre ai pazienti. Perché il cartellino con il nome sul camice, obbligatorio ormai da una decina d'anni, non basta. All'inizio verranno coinvolti i soci di Slow medicine, tra i quali una trentina di società scientifiche. Si conta poi di far partecipare gli Ordini e i sindacati. Chi aderisce è invitato a mettere una foto online con il cartello della campagna e l'hashtag #buongiornoiosono... Ma soprattutto a rispettare il senso dello slogan nel lavoro di tutti i giorni.
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Martedì 10 Febbraio 2015 00:00
In una recente trasmissione radiofonica via Internet ho sottolineato che i bambini sono i veri esperti di genitorialità. Ho aggiunto che spesso chiedo ai nuovi genitori se vorrebbero avere un esperto che viva con loro per aiutarli a capire cosa fare! Ho detto al pubblico radiofonico: "È sufficiente guardare il bambino. Se state facendo qualcosa di sbagliato, il bambino ve lo dirà. Se state facendo qualcosa di giusto, il bambino vi dirà anche quello. I bambini sanno esattamente di cosa hanno bisogno."
L'intervistatore ha efficacemente riassunto questi pensieri, aggiungendo: "Si dice che i bambini non nascono con il manuale di istruzioni, ma invece sì… il bambino è il libro!" Proprio così. È il bambino - e solo il bambino - che sa esattamente di cosa ha bisogno. Ci fornirà un riscontro immediato su tutto ciò che facciamo. Un bambino ci dirà aggrottando le sopracciglia e con le lacrime quando una sua legittima esigenza non è stata soddisfatta, e con luminosi sorrisi e coccole quando soddisfiamo i suoi bisogni in modo amorevole. Se mamma e papà riescono a riconoscere e ad abbracciare questo concetto, fare i genitori può essere molto più semplice e gioioso rispetto a quando le comunicazioni del bambino sono trattate con diffidenza e messe in discussione.
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Lunedì 09 Febbraio 2015 00:00
Inultile dirvi quanto abbiamo mangiato bene oggi a pranzo al So What di Roma.
Prenotiamo in settimana con un sms: saremo in cinque, tre undicenni e noi due, in arrivo verso l'una. Ma stamani l'appuntamento delle bambine per l'anteprima nazionale della loro fiction preferita tarda nella diretta con Milano, la proiezione-evento della prima puntata inizia in ritardo, e così la loro uscita dal cinema. Risultato: ci mettiamo un po' ad arrivare al Pigneto, nonostante non siamo lontani.
In un classico della commedia familiare mio marito ci scarica e va in cerca di parcheggio, noi entriamo a segnalare che non ci siamo smarriti, alle due e un quarto. Per fortuna non sembra un problema, ci aspettavano. Avevo visto on-line le foto del locale in costruzione nelle varie fasi, e poi terminato: dal vivo é semplice, accogliente, carinissimo. Lo trovate in zona centrale, in Via Ettore Giovenale 56, una traversa della Via Prenestina. E' sempre un piacere rivedere Alessandra e Paolo e sono felice perché non li vedevo da mesi.
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Venerdì 06 Febbraio 2015 00:00
Ho posato l’orecchio sopra il cuore della terra. Parlava d’amore, del suo amore per la pioggia, la terra.
Ho posato l’orecchio sul liquido cuore dell’acqua. Il mio amore, l’amor mio è la sorgente, cantava l’acqua.
L’ho posato sul cuore dell’albero. Della sua folta chioma, – l’amore suo – diceva, l’albero.
Ma quando accostai l’orecchio all’amore stesso, che non ha nome, era di libertà che parlava, l’amore.
Sherko Bekas (Sulaymaniyya, Iraq 1940 – 2013 Stoccolma, Svezia)
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Giovedì 05 Febbraio 2015 00:00
Questa é una battuta che circola su Facebook e qualche giorno fà Federico, noto fan della famosa crema spalmabile, l'ha messa sulla mia pagina. Naturalmente anche mia figlia undicenne, come tutti i suoi coetanei e come molti adulti (sottolineamolo!) va matta per il prodotto in questione. E allora cosa potrà mai fare una mamma che passa per "cattiva" perchè non ama comperarla? Vediamo che effetto può fare un'informazione di tipo diverso - quella della mamma - all'interno di un breve riassunto, punto per punto.
LA NUTELLA E' UNA CREMA DI NOCCIOLE. la Nutella é una crema di nocciole al 13%. Ma che sarà l'altro 87% ?
LE NOCCIOLE SON DEI FRUTTI. E non ci piove, ma sono pronta a scommettere che non sono Nocciole del Piemonte igp.
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Mercoledì 04 Febbraio 2015 00:00
C’è un giardino “speciale” in un luogo speciale. Dov’è? A Campinola di Tramonti, sulle alture dell'immediato entroterra della Costa Amalfitana, a 7 chilometri dal mare e da Ravello, a 450 metri d'altitudine: è il Giardino Segreto dell’Anima. Giardino botanico sperimentale che la famiglia Telese - De Marco ha creato per dare nuova vita al lascito ereditario e preservarne la memoria e che da quindici anni continua ad accudirlo e accrescerlo con amorevole dedizione. Ma pure per la ricreazione interiore personale, per il piacere proprio e di quanti ne condividono le emozioni che sono sempre in numero crescente, attirando l'attenzione della stampa e delle televisioni italiane ed estere.
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Martedì 03 Febbraio 2015 00:00
Lunedì 02 Febbraio 2015 00:00
NAPOLI - La condanna in Appello dei fratelli Pellini a 7 anni di reclusione per disastro ambientale al processo scaturito dall’inchiesta “Carosello-Ultimo atto” arriva sul filo della prescrizione, una vittoria per i comitati di Acerra che temevano proprio l’allungamento dei tempi del processo.
Il dispositivo
La IV sezione penale di Corte d’Appello di Napoli ha condannato a 7 anni di reclusione Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini, già riconosciuti colpevoli di traffico illecito di rifiuti in primo grado, per il reato di disastro ambientale aggravato, accusa quest’ultima che invece nel primo giudizio era caduta. Dichiara di non doversi procedere invece per l’associazione semplice per «avvenuta prescrizione»; dichiara di non doversi procedere nei confronti di Giuseppe Buttone sempre per avvenuta prescrizione; e assolve Vincenzo Lubrano Lobianco, titolare di una cava-discarica di Bacoli, Fulvio Isè e i carabinieri Vincenzo Addonisio e Giuseppe Curcio perché «il fatto non sussiste». Lanciava un appello perché si facesse presto contro la prescrizione, ed oggi esulta per la sentenza, Alessandro Cannavacciuolo, il nipote di uno dei pastori acerrani avvelenati dalla diossina: «Processo all’ecomafia, arriva una sentenza storica in memoria dei martiri per cancro di ieri oggi e domani». E l’avvocato di parte civile Domenico Paolella aggiunge: «Una sentenza importantissima, perché per la prima volta è riconosciuto il disastro ambientale aggravato. Si stabilisce un nesso tra il traffico illecito di rifiuti ed i danni all’ambiente. E con questa sentenza si allontana il rischio della prescrizione, che sarebbe stata una beffa».
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