Venerdì 27 Gennaio 2012 00:00
Berlino, 25 gennaio 2012 - Un giovane tedesco su cinque (21%) di età compresa tra 18 e 29 anni ignora cosa sia stato Auschwitz. Lo rivela un sondaggio del settimanale Stern in occasione della Giornata della Memoria, che si celebra venerdì e che coincide con la liberazione del campo di sterminio nazista da parte dell’Armata Rossa. Anche sull’ubicazione del lager le conoscenze di molti tedeschi sono lacunose: il 31% non sa che si trova in Polonia.
Dal sondaggio emerge anche che il 43% non ha mai visitato uno dei luoghi in cui venne compiuto l’Olocausto, con la percentuale che sale al 46% tra i tedeschi dell’ovest, mentre solo un tedesco dell’est su quattro (27%) non si e’ mai recato di persona in uno di questi luoghi dell’orrore.
Se nel 1994 una maggioranza del 53% riteneva che fosse ormai giunto il momento di chiudere definitivamente i conti con il capitolo più oscuro della storia tedesca, a volerlo oggi è solo il 40%, con il 56% che ritiene necessario mantenere vivo questo ricordo.
Quasi due terzi dei tedeschi (65%) affermano poi che la Germania a causa del suo passato non ha responsabilità verso altri popoli, con il 31% che manifesta un’opinione opposta.
Fonte
Ascolta Hava Nagila nella versione di André Rieu
Giovedì 26 Gennaio 2012 00:00
Non perdetevi questo articolo, e la storia di questo viso.
Il magistrato Mario D'Angelo ricorda il collega ucciso dalla mafia il 25 gennaio 1983
Il magistrato Giacomo Ciaccio Montalto "Giacomo" era figlio di siciliani, ma non era nato in Sicilia ma a Milano dove allora suo padre Enrico, pure Lui magistrato di grande spessore tecnico e di eccezionale rettitudine, che fu presidente di sezione della cassazione, al tempo della nascita di Giacomo lavorava, ed era siciliano nell’anima e in tutto il suo essere.
Amava profondamente questa terra e tutto ciò che di positivo vi si trova pur avendo piena consapevolezza che senza l’affrancazione dal giogo della mafia e dalle incrostazioni di tanti poteri più o meno occulti non sarebbe stata mai possibile una vera rinascita. Ebbe rapporti molto stretti con Giovanni Falcone, nati negli anni del comune lavoro a Trapani sino al 1978, e ne fu ispiratore perché, almeno nel primo periodo di attività professionale, Giovanni, che a Trapani negli anni conclusivi della sua permanenza aveva svolto soprattutto funzioni civili, riconoscendo la specializzazione penalistica di Giacomo, ricorreva frequentemente ai suoi consigli.
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Mercoledì 25 Gennaio 2012 00:00
Durante una ricerca su internet mi imbatto casualmente nella pagina di Wikipedia del Dr Bach, leggo e … non posso credere ai miei occhi! Leggete anche voi:
“Edward Bach (Moseley, 24 settembre 1886 – 27 novembre 1936) è stato un medico britannico, famoso per le sue teorie, sicuramente affascinanti ma mai confermate dalla pratica perché di scarsissimo se non nullo risultato effettivo, alla batteriologia, alla medicina naturopatica, all'omeopatia e per aver inventato la metodica, illusoria e fuorviante per la vera risoluzione dei problemi di salute, che da lui ha preso nome: i Fiori di Bach. Delle sue teorie può essere salvata solo la premessa: effettivamente del malato non va osservata solo la patologia, ma essendo un essere umano, va aiutato nel suo complesso di corpo, anima e spirito. In Bach però, questa corretta premessa produsse soluzioni aberranti ed assai lontane dalla realtà del benessere dell'uomo. Gli unici risultati che possono essere ascritti alle sue indicazioni rientrano ampiamente nei fenomeni dovuti all'affetto placebo. Lo dimostra, peraltro, la sua stessa breve vita, conclusasi prematuramente a soli 50 anni, a causa di una malattia che non seppe né prevedere, né tantomeno diagnosticare o curare.”
Mi chiedo: chi ha un problema col Dottore su wikipedia?
Che razza di descrizione di parte è questa? Per fortuna che si definisce L’Enciclopedia Libera … alla faccia della libertà di espressione!
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Martedì 24 Gennaio 2012 08:01
Qualche giorno fa La Stampa proponeva le immagini di alcune biblioteche del mondo: mi sembravano pochine e non erano proprio palazzi storici e architetture di mio gusto.
Cosi sono andata alla ricerca di qualcosa di più esaustivo sulla rete e ho trovato un link con un elenco più completo e immagini davvero molto belle.
Io ricordo bene la Biblioteca del Trinity College di Dublino, in Irlanda, che ebbi la fortuna di visitare oramai nove anni fà.
E' stata un'esperienza magica. Nelle biblioteche antiche si respira un'aria che vale la pena sperimentare, non vi fate scappare l'occasione se siete nei pressi di una delle nostre meravigliose bilbioteche italiane.
In effetti nel link parlano solo di una famosa biblioteca romana ma sul nostro territorio la scelta non manca. Mi vengono in mente La Biblioteca Marciana di Venezia, la Biblioteca Trivulziana di Milano o la Sormani, l' Angelica di Roma, La Laurenziana di Firenze ...
Buona visione!
http://www.tripnblog.it/stopgo/le-20-biblioteche-piu-belle-del-mondo/
Lunedì 23 Gennaio 2012 00:00
Bologna, 2120. I regali di Natale non esistono più, i nostri giovani ne hanno smarrito persino la memoria. Ma vorrei ricordare loro che un secolo fa, all’inizio del Terzo Millennio, in questi giorni le città brulicavano di umani alla disperata ricerca di regali. Era una sorta di febbre difficile da spiegare. Diciamo che, in sintesi, i regali si facevano a Natale perché gli altri giorni non esistevano. Oggi è difficile capirlo, immersi come siano in quella “Economia del Regalo” che ci pare una condizione eterna e naturale. Non è così: fino a pochi decenni fa l’economia era basata sul denaro, il che significa qualcosa che è ormai difficile persino da pensare: “nessuno ti regalava nulla, ogni cosa doveva essere pagata”. Incredibile, eh?
La grande evoluzione, si sa, iniziò con Internet, che nei primi decenni del millennio abolì il denaro in quasi tutti i settori artistici e intellettuali. Nel secolo precedente, musicisti, registi, giornalisti, scrittori “vendevano” i loro prodotti in cambio di denaro ma la rete erose progressivamente questa possibilità fino ad annullarla. Si arrivò a un punto in cui dischi, romanzi, film e articoli erano scaricabili gratis nel momento stesso in cui uscivano a pagamento. Ovvio che nessuno li comprava più. Le aziende chiusero e gli intellettuali cambiarono mestiere. Erano tempi in cui i giornali erano pieni di annunci tipo “ex pop star cerca qualunque lavoro purchè serio. No la mattina!!”.
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Venerdì 20 Gennaio 2012 00:00
Come mi piace fare due chiacchiere con voi … é che siete persone interessanti! E siccome vi trovo così particolari, così speciali, e non voglio dimenticarmi, annoto le parole e i gesti davvero gentili che avete per me … è vero, capita anche qualcuno scortese ma sempre più raramente e io non sono tipo da rancore, dimentico. Di seguito ho riportato alcuni episodi e parole dello scorso anno. Ho evitato di mettere i nomi per una questione di privacy ma se vi riconoscete … siete voi!
Grazie, grazie a tutti per la considerazione e l’affetto, naturalmente ricambiato.
27 gennaio, F. viene a fare la spesa nel Giorno della Memoria - qualcuno di voi l’avrà notato F., è un tipo che non passa inosservato col suo panama, la barba bianca e il codino – e nonostante sia molto molto raffreddato ha voluto cantare per me Hine ma tov. Certo, non era la voce di Dalida, ma è stato un bellissimo regalo: nessuno canta mai per me!
Una Signora entra ed ha un fiore in mano: “Ciao! Ti ho portato una camelia, è del mio giardino … “ “Ma GRAZIE!” (l’abbraccio, la bacio e se ne va)
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Giovedì 19 Gennaio 2012 00:00
Oggi leggeremo insieme le caratteristiche in breve dei 38 Fiori di Bach.
L’elenco completo è qui.
Ognuno dei Rimedi è indicato in un particolare stato emotivo ed è per questo di fondamentale importanza che venga associato in maniera corretta.
L’unico lavoro davvero necessario nell’utilizzare i Fiori di Bach è proprio questo: capire che tipo di persona siamo e quale è lo stato emotivo che stiamo vivendo, riconoscendo in noi l’emozione negativa.
Per il resto sono semplici da usare: il Dottor Bach li rese semplici perché voleva che ognuno di noi capisse e fosse in grado di utilizzarli, per sé e la famiglia, senza l’aiuto di consulenti.
Non servono infatti competenze specifiche né per sceglierli né per utilizzarli nella vita quotidiana, ma è necessario capire bene il metodo che non si basa sulla cura della malattia – ricordiamolo – ma si occupa dell’individuo nella sua interezza, guardando alla persona come un insieme di 3 elementi: il cuore, la mente e il fisico. Riportando armonia tra mente e cuore, il fisico seguirà.
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Mercoledì 18 Gennaio 2012 00:00
Io vulesse truva’ pace; ma na pace senza morte. Una,‘mmiez’a tanta porte, s’arapesse pe’ campa’!
S’arapesse na matina, na matin”e primmavera, arrivasse fin”a sera senza di’ : “nzerrate lla!”
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Martedì 17 Gennaio 2012 14:06
Addio Fruttero, mi ha insegnato la leggerezza
«Il Manzoni… bisogna leggerlo, assolutamente». Se n’è andato con il suo scrittore preferito sulle labbra, Carlo Fruttero. E con un sorriso, perché nelle ultime settimane sorrideva sempre. Sorrideva e viaggiava. Chiudeva gli occhi e andava in Inghilterra, in Cina, in Giappone, ma anche a Passerano e a Canelli. In posti dove non era mai stato e in altri che non visitava da tempo. Cosa ci andasse a fare, lo sapeva soltanto lui. Quando tornava indietro, non si perdeva nel racconto dei particolari. Diceva solo che aveva visto una certa strada, una certa faccia, un ricordo oppure un sogno ancora mai sognato. Aveva fretta di partire di nuovo. «La borraccia, riempitemi la borraccia. E la valigia. È pronta la mia valigia? Insomma, sbrigatevi. Quando mi portate via di qui? Devo fare un altro viaggio, devo andare a Torino!».
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Martedì 17 Gennaio 2012 00:00
(...)
Sino al XII secolo il Purgatorio non solo non esisteva, ma la prola purgatorium non era nemmeno un sostantivo. Certo non si può datare una credenza come si fa con un avvenimento, ma si può ragionevolmente far risalire la nascita del Purgatorio tra il 1150 ed il 1250.
Nell'esaminare a fondo gli avvenimenti e le idee dell'epoca, forte é la sensazione che la nascita del Purgatorio sia stranamente legata alla Terza Crociata (1187) indetta da Papa Gregorio VIII. Dopo il disastro delle prime due e le sconfitte subìte ad opera di Saladino, ben pochi avrebbero partecipato alla terza spedizione senza una sostanziosa contropartita. Non potendo questa essere corrisposta in termini economici (erano infatti necessari circa centomila uomini), la si configurò in termini spirituali. Si cominciò a parlare di Purgatorio, di punizioni nell'aldilà come consguenza dei nostri peccati, del fuoco e del gelo, e si lanciò per la prima volta l'idea che queste conseguenze potessero essere superate con una nuova formula chiamata "indulgenza".
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