Martedì 25 Ottobre 2011 13:22
BIMBO MORTO NEL SALENTO: AUTOPSIA, DECESSO PER CAUSE NATURALI.
(ANSA) - LECCE, 22 OTT - ''E' morto per cause naturali'' il piccolo Luca Monsellato, il bimbo di quattro anni deceduto due giorni fa dopo che una tisana al finocchio gli e' andata di traverso. Lo ha detto il medico legale Alberto Tortorella che compiuto l'autopsia. 'Non si tratta di una tisana andata di traverso - ha detto il medico - ma di una coincidenza con il decesso dovuto ad una insufficienza respiratoria''. ''Poi sara' possibile definire la causa patologica, che e' comunque naturale: potrebbe essere una malattia virale, una polmonite''. Secondo il medico legale, il piccolo Luca e' ''arrivato in ospedale morto e "freddo''.
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Commento:
ricorderete l'articolo di sabato sul singolare modo del tg1 di darne notizia.
E' meglio guadare sempre con occhio critico le notizie che ci raccontano ...
e poi é la Rai: "di tutto di più".
Ciao Luca! Forza papà e mamma di Luca, potete farcela.
Lunedì 24 Ottobre 2011 09:01
(...)
Dato che l’ambiente medico era restio ad accettare i nuovi concetti terapeutici e ad avvalersi di rimedi così semplici, Bach decise di divulgarli tra la gente comune e gli stessi malati, spiegandone l’uso in modo così facile che anche chi non sapeva nulla di patologia o di corpo umano, potesse capire.
Gli articoli che scriveva venivano oramai accettati con difficoltà e decise di pubblicare degli annunci sui giornali, consapevole che in questo modo rischiava l’espulsione dall’Ordine dei Medici ma ciò non lo preoccupava: il suo obiettivo era che le sue scoperte venissero conosciute ed utilizzate dai malati. Invia dunque l’annuncio a quattro giornali: due lo rifiutano e due lo pubblicano; riceve molte lettere richiedenti maggiori spiegazioni (...)
L’ordine dei medici viene a conoscenza del suo metodo, degli ambulatori di Londra, di Cromer, e dei rimedi utilizzati ampiamente. Minaccia di radiarlo perché questo, a loro avviso, é in contrasto con l'etica professionale, anche perché consentiva a persone non laureate in medicina di usare i suoi metodi di cura insegnando loro come fare. Poco tempo dopo viene di fatto radiato ma il Dottor Bach dice di rinunciare con gioia al titolo di medico per essere considerato un semplice Erborista anche perché, come aveva sempre sostenuto, la cosa che più gli interessava era alleviare le sofferenze della gente.
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Sabato 22 Ottobre 2011 14:14
Guardavo il TG1 dell'una e mezza e tra i titoli di testa vengo colpita dal lancio della notizia "bambino di 4 anni muore per influenza dopo aver ingerito una tisana al finocchio - indagato il padre omeopata". Se ricordo bene, più o meno, il titolo era composto da queste parole.
La notizia trasmessa alla tv la trovate al link: notizia tg1.
La modalità di trasmissione della notizia e i contenuti sembrano sottintendere una negligenza grave da parte del padre, medico ed omeopata, che ha somministrato al bambino una tisana e "solo" farmaci omeopatici. C'é da chiedersi come mai un'informazione viene passata così sul primo canale della rete nazionale: le notizie dovrebbero informare sui fatti, tutti i fatti, affinché chi ascolta possa farsi un'opinione che sia la sua e non quella di un altro.
Ricapitoliamo allora i fatti:
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Sabato 22 Ottobre 2011 00:00
Un'organizzazione che cresce costantemente, alla continua ricerca dell'eccellenza nelle sue produzioni agroalimentari, vitivinicole e dei servizi turistici. Il mondo Libera Terra è alla ricerca di donne e uomini che, con competenza, esperienza e senso aziendale, possano contribuire al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi qualitativi che si é posto. Sono particolarmente ricercati profili professionali in ambito marketing, amministrativo, agronomico e turistico. Tutti i CV verranno esaminati, ma verranno di volta in volta contattati soltanto i potenziali candidati in linea con le selezioni in corso. E' possibile inviare il curriculum vitae a
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Venerdì 21 Ottobre 2011 00:00
C’era un musicista che suonava in strada all’ingresso della fermata della metropolitana "L'Enfant Plaza" in Washington DC.
Era una mattina fredda di gennaio. Suonò musiche per 45 minuti. Incominciò con Bach, poi l’Ave Maria di Schubert, poi musiche di Manuel Ponce, di Massenet e di nuovo Bach.
Erano quasi le 8 del mattino: era l’ora di punta, passavano tantissime persone, quasi tutte dirette al loro lavoro.
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Giovedì 20 Ottobre 2011 00:00
Il Censimento è un’indagine statistica che permette di conoscere la struttura demografica e sociale del nostro Paese. Condotto dall’Istat, l’Istituto Nazionale di Ricerca, viene effettuato ogni 10 anni e riguarda tutto il territorio nazionale. Quest’anno ricorre il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni.
Il questionario - Il questionario, a fini statistici, è parte fondamentale del Censimento ed è diviso in due sezioni: la prima comprende le domande su famiglia e alloggio, la seconda i fogli individuali, uno per ogni componente della famiglia. La spedizione dei questionari è iniziata a settembre e durerà fino al 22 ottobre. Quindi non ti allarmare se non l’hai ancora ricevuto. Può comunque accadere che, per diversi motivi (come ad esempio il trasferimento presso un nuovo indirizzo), il questionario non ti venga recapitato. In questo caso puoi recarti in un centro comunale di raccolta e ritirarne uno di scorta, oppure attendere un rilevatore comunale che, a partire dal 21 novembre, ti consegnerà il questionario direttamente a casa.
Due versioni del questionario - Sono state predisposte due versioni del questionario. La prima, quella completa, contiene tutti i quesiti previsti dal piano di rilevazione censuaria. La seconda, in forma ridotta, ha come scopo quello di ridurre il più possibile l’onore sui cittadini. Il questionario in forma ridotta sarà distribuito ai due terzi delle famiglie residenti nei centri abitati dei Comuni capoluogo di provincia o con almeno 20.000 abitanti al 1° gennaio 2008, e nei quali è stato possibile costruire campioni di famiglia significativi per aree sub comunali (aree di censimento). Nei restanti Comuni viene utilizzato unicamente il modello in forma completa.
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Mercoledì 19 Ottobre 2011 00:00
SENTENZA 1
MILANO - Una cuccia da un metro quadrato, circondata da piante e fiori, sempre pulita: è qui che abitano, nel cortile di via Mar Nero 13, cinque gatti sterilizzati e sotto costante controllo del veterinario. Protagonisti, loro malgrado e a loro insaputa, di una vicenda giudiziaria che andava avanti addirittura dal 2006 tra lettere degli avvocati, visite dell'Asl e tentativi di smantellamento. Già, perché nel 2006 una coppia di inquilini, che i gatti proprio non li sopporta, ha deciso di intentare causa contro tutto il condominio: 549 famiglie. Una recente sentenza del Tribunale di Milano, resa nota da Aidaa, ha dato ragione ai «gattari», tutelando questa e le altre colonie feline della città con la motivazione che i gatti sono «animali sociali» e quindi il loro «aggirarsi liberamente per gli stabili condominiali» non è contrario alle regole, anzi, è in qualche modo un loro diritto. Una sentenza definita «storica» dagli animalisti.
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Martedì 18 Ottobre 2011 00:00
Anche se molte delle lettere che abbiamo ricevuto sono di interesse generale, non possiamo pubblicarle tutte qui, ne’ posso rispondere a ognuno di voi. Questo articolo riassume i punti che avrei voluto toccare nelle mie risposte.
A volte mi e' stato chiesto come posso essere così sicura di me stessa concontraddicendo opinioni radicate. Dopo tutto, io non appartengo a nessuna scuola di pensiero, di culto, o ad altre comunità con modo di pensare affine che forniscono a molte persone argomenti che loro ritengono siano essere la risposta esatta. Dunque, su che cosa si basa la mia convinzione?
E' anche vero che credo solo in ciò che ho potuto sperimentare di persona. La mia conoscenza di questi fatti si basa sulla mia esperienza e sulle migliaia di lettere che ho ricevuto dal 1979 dai lettori dei miei libri.
La cosa che colpisce nella maggior parte di queste lettere è il modo in cui riflettono una quasi totale negazione della realtà da parte delle persone che le scrivono. Per un osservatore esterno, tuttavia, i fatti cui si riferiscono, sono una chiara indicazione di tale rimozione. Queste lettere sono quasi sempre scritte dal punto di vista dei genitori, genitori che sono stati totalmente incapaci di sopportare, per non parlare di amare, i propri figli.
La prospettiva dei bambini non trova alcuna espressione, salvo che nelle sofferenze degli stessi una volta divenuti adulti, attraverso sintomi fisici quali attacchi di depressione, pensieri di suicidio, o un mutilante senso di colpa.
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Lunedì 17 Ottobre 2011 00:00
La Corte d’Appello di Napoli ha emesso una sentenza davvero importante, per due motivi:
1. per i contenuti, perché ribadisce che un genitore che decide per scelta consapevole di non sottoporre il proprio figlio alle vaccinazioni obbligatorie non può in alcun modo essere costretto a farlo;
2. perché proviene da una regione che non ha ancora regolamentato il dissenso vaccinale.(…) Se Veneto, Piemonte, Sardegna, Toscana, Lombardia, Province autonome di Trento e Bolzano hanno emanato direttive precise sull’argomento, esistono regioni in cui di fatto i genitori dissenzienti non vengono ostacolati nella loro scelta, e regioni in cui ancora si criminalizza chi pratica l’obiezione attiva.
Recenti sentenze di Tribunali Amministrativi di Abruzzo e Puglia hanno dato ragione agli obiettori, ma è illogico ed antidemocratico dover subire un processo per una scelta che in altre zone del paese è accettata e regolamentata. Sarebbe proprio il momento che gli Amministratori locali emanassero direttive chiare per il superamento dell’obbligo, e che anche lo Stato italiano si adeguasse alle normative europee, che non prevedono l’obbligatorietà.
La sentenza afferma, tra l’altro, la NON COERCIBILITA’ delle vaccinazioni obbligatorie (polio, difterite, tetano, epatite B). Non è possibile cioè in alcun modo imporre la pratica vaccinale quando i genitori pensano che questa possa causare danni alla salute dei propri figli.
Che le vaccinazioni possano causare danni, e non esistono strumenti per prevedere quale bambino potrà manifestarli. Che l’autodeterminazione consapevole è un diritto che i cittadini possono esercitare.
Anche in questo la politica è lontana dai bisogni di quanti combattono per difendere un principio di libertà.
Dott. Eugenio Serravalle autore di Bambini super-vaccinati www.eugenioserravalle.com
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Sabato 15 Ottobre 2011 23:15
Oggi lavoravo e non mi sono resa conto subito di ciò che era successo alla manifestazione degli Indignati di Roma. Guardando le immagini e lo speciale su rai 3 in serata era un dejà-vû: il G8 di Genova dieci anni fa. Stessa dinamica.
In settimana Gramellini su La Stampa aveva scritto un editoriale sul movimento 99% dove in chiusura chiedeva di prestare attenzione a quell’1% di teste calde che avrebbero potuto “rovinare” la manifestazione. Avevo postato un commento: dicevo che non ci si può aspettare che tutti siano sempre “miti pecorelle pacifiste” immaginando la possibilità che alcuni cittadini, dopo tante difficoltà e ingiustizie, avrebbero anche potuto commettere gesti insani, magari fronteggiando direttamente qualche rappresentante della politica, magari suonandogliele di santa ragione. Non che sarei stata d’accordo (faccio parte del gruppo delle miti pecorelle pacifiste) intendevo solo dire che questo tipo di gesto l’avrei capito, che ne avrei compreso l’origine. Naturalmente non parlavo dei Black bloc.
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