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di Valeria Ballarati

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La deriva dell'eutanasia

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«Ero in coma ma gridavo che ero viva. Ora, da biologa, dico no alla deriva eutanasica»


Avere vent’anni, essere in coma e voler vivere. Questo è quanto capitato a Sara Virgilio, quando nel 1994 diventò una “vittima della strada”, a Salerno, venendo letteralmente falciata sulle strisce pedonali, da un pirata della strada. Un impatto violento, in seguito al quale entrò in coma. Trasportata in eliambulanza da Salerno al Policlinico Gemelli di Roma, il caso clinico fu trattato secondo protocollo. Un’esperienza, la sua, che l’ha portata ad opporsi, con decisione, al testamento biologico e alla cultura dello scarto, rappresentata oggi anche dal ddl Bazoli. Oggi Sara è perfettamente guarita ed è anche una persona realizzata grazie al suo lavoro di biologa.

Sara, tu hai detto più volte che la condizione di coma è difficile da spiegare, però questo ti ha spinto a dire no al testamento biologico.

«Quando una persona è in coma, esternamente non si muove, è ferma, ma in realtà ha la percezione di quello che le accade intorno. Nel mio caso ho dei frammenti di ricordi che potrei definire momenti di lucidità: ricordo quando mia madre mi diceva che erano arrivati i miei amici a farmi visita. Inoltre la mia sensazione era quella di voler dire all’esterno: “Io ci sono”, ma non potevo. Il paziente non è nelle condizioni di esprimere le sue volontà, per questo sono assolutamente contraria al testamento biologico».

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Campagna elettorale

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(...) E non arrabbiatevi con me se dico il vero. Non c'é nessuno che possa salvarsi se realmente si oppone a voi o a qualsiasi altra moltitudine  e impedisce che nella città si verifichino molte ingiustizie e violazioni della legge, ma é necessario che colui che veramente si batte per la giustizia, se vuole salvarsi anche solo per poco, viva da privato e non prenda parte alla vita politica.

Apologia di Socrate, 31-e 32-a

Platone

 

Reputazione o saggezza?

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Da: Leopoldo Salmaso  A: giorgio.parisi

Oggetto: "Quarta dose, lo spot con il premio Nobel Giorgio Parisi"

Data: 27 luglio 2022 18:44:12


Egregio Professore,

prendo atto di codesta Sua plateale dimostrazione di come ridurre l'argomento forse più complesso della biologia, la manipolazione genetica, in un concentrato di incompetenza e falsità. (Rif: https://www.youtube.com/watch?v=r-15G5IR0N4).

Dispiace codesta Sua caduta dalle stelle del Nobel alle stalle dello scaduto ministero della malattia.

Io non vanto un IF pari al Suo, ma mi metto umilmente a Sua disposizione per illustrarLe i fondamenti della Micro-ecologia e dell’Immunologia. Sono certo che un uomo di Scienza (non di $cienzah) come Lei troverà motivi fondati per coltivare il dubbio di essere stato strumentalizzato oltre ogni Sua pessima immaginazione.


Leopoldo Salmaso, Medico Chirurgo

Specialista in Malattie Infettive e Tropicali

Specialista in Sanità Pubblica  (Italia e Tanzania)


 

Commento:

(...) per esaminare che cosa intendeva dire l'oracolo si doveva dunque andare da tutti coloro che erano reputati in qualche misura sapienti. E per il cane, Ateniesi - perchè a voi bisogna dire la verità - mi successe una cosa di questo tipo: mi sembrò che coloro che godevano della migliore reputazione fossero quasi completamente inadeguati, mentre altri che sembravano di minor valore fossero in una condizione migliore quanto a saggezza.

Apologia di Socrate, 22-a 

Platone

 

In ricordo del Dr. Giuseppe De Donno

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Giuseppe De Donno si è tolto la vita. Fu promotore della terapia con il ...

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"Non agitatevi, Ateniesi, ma rispettate la mia richiesta di non agitarvi per ciò che posso dire, ma di ascoltarmi. Infatti, credo, trarrete vantaggio dall'ascolto. Sto per dirvi alcune altre cose, alle quali forse leverete grida. Ma non fatelo. Sappiate bene che se ucciderete me, che sono come vi dico, non danneggerete me più che voi stessi. A me infatti Meleto, o anche Anito, non riuscirebbe ad arrecare alcun danno. Non potrebbe nemmeno farlo: non credo infatti che sia nell'ordine delle cose che un uomo migliore sia danneggiato da uno peggiore. Forse potrebbero uccidere, o mandare in esilio, o privare dei diritti civili. E forse lui o qualcun altro crede che questi siano grandi mali, ma io non lo penso, anzi penso che lo sia molto di più fare ciò che  egli fa ora: cercare di mandare a morte un uomo ingiustamente. Ateniesi, sono ben lungi dal sostenere questa difesa per me stesso, come qualcuno potrebbe credere, ma piuttosto é per voi, perché non commettiate condannandomi un errore riguardo al dono fattovi dal dio."

Apologia di Socrate, 30-c

Platone


 

Farsi avanti degli eterni

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E’ successa una cosa veramente strana. Sono stata in vacanza a Ventotene per qualche giorno e ho conosciuto persone diverse, tra loro Claudio e Stefania, di Venezia, coi quali abbiamo chiacchierato di Filosofia essendo entrambi insegnanti e lui Laureato in Filosofia. A un certo punto del discorso mi sono sentita di parlare dell’eresia che penso, e cioè che Parmenide ed Eraclito (secondo me) dicevano in realtà la stessa cosa, laddove tradizionalmente le loro teorie sono ritenute opposte. Lui resta per un attimo in silenzio. Per tutta risposta mi dice: ti manderò un video, c’è una persona che devi ascoltare. 

Il video è arrivato. E’ del grande Emanuele Severino. Ho trascritto sotto le sue parole.


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