Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Fatti
Fatti

Andreotti e il Paradiso

E-mail Stampa PDF

Una volta Montanelli scrisse che in chiesa De Gasperi e Andreotti si dividevano i compiti: De Gasperi parlava con Dio e Andreotti col prete. «Sì, ma a me il prete rispondeva», gli replicò Andreotti. Forse ora toccherà a lui parlare con Dio e non se la potrà cavare con una delle sue battute. Ciniche, gelide, brevi: da star di Twitter prima di Twitter. Se Dio esiste, ci sono forti dubbi che sia democristiano (ecco, questa potrebbe averla detta lui) e meno che mai della sua corrente, per un pregiudizio anzitutto estetico (Sbardella, Vitalone, Evangelisti: più che ritratti sono foto segnaletiche). 

Senza l’ambizione di rubare il mestiere al pubblico ministero celeste, un lungo soggiorno in purgatorio deve averlo messo in preventivo anche Andreotti. Fin dal giorno in cui decise di sporcarsi le mani con il potere. Perché il potere logora chi non ce l’ha, ma sporca tutti coloro che lo toccano, e chi sostiene il contrario è solo un fanatico, o un ipocrita.

Resta l’ironia, molto andreottiana, della scomparsa di un uomo che dopo sessant’anni di vita pubblica sembrava incarnare la prova dell’immortalità: non dell’anima, ma del corpo. Se ne va col suo carico intatto di misteri, ma dopo averne chiarito almeno uno: non è vero che tirare a campare è sempre meglio che tirare le cuoia, come recita uno dei suoi tweet più celebri. Proprio perché a tutti succede di tirarle, prima o poi, tanto vale campare a testa alta e a cuore acceso.  Fonte

 

Commento:

Certo, bisognerebbe aver realizzato che il potere non e' per niente interessante, non da felicita, ed e' strettamente legato al denaro e al malessere altrui. Roba complicata da interiorizzare ...
Gram il Purgatorio non esiste: e' un'invenzione del Concilio di Trento del 1500. Nemmeno l'inferno esiste, dai.
Andreotti e' andato in Paradiso, pure lui, e starà ancora rivedendo il film della sua vita: chissà come si dispiace. Chissà quante cose vorrebbe cambiare. Ma oramai e' tardi.


 

e il Signore sembrava dormire ...

E-mail Stampa PDF

Benedetto XVI ha fatto un bilancio degli otto anni del suo pontificato, spiegando ai fedeli i motivi della sua rinuncia e ciò che farà nel futuro. Il Papa ha definito il suo regno “un tratto di cammino della Chiesa che ha avuto momenti di gioia e di luce, ma anche momenti non facili".

E poi ha proseguito dicendo "mi sono sentito come san Pietro con gli Apostoli nella barca sul lago di Galilea: il Signore ci ha donato tanti giorni di sole e di brezza leggera, giorni in cui la pesca è stata abbondante; vi sono stati anche momenti in cui le acque erano agitate e il vento contrario, come in tutta la storia della Chiesa e il Signore sembrava dormire. Ma ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua e non la lascia affondare”.

C'é una bella poesia di Margaret Fishback Powers dal titolo"Ho avuto un sogno" più conosciuta come "Orme nella sabbia". Leggiamola.

 

Leggi tutto...
 

Le ultime parole famose

E-mail Stampa PDF

L'altro giorno a casa dei miei suoceri ho ritrovato una vecchia copia di Chi dell'Aprile 2012. In prima pagina sorrideva la Signora Elsa (Monti).

Ho voluto leggere l'intervista e una domanda é per me sorprendente, vedendo com'é agguerrito oggi il consorte in campagna elettorale.

 

"Suo marito nel 2013 non si candiderà?"

Lei:  "Mio marito non si é mai candidato a niente. Neppure al Rotary. Non fa parte di nessun club, di nessun partito. Quindi sono sicura che nel 2013 non si candiderà. E' sempre stato geloso della sua indipendenza intellettuale. E il fatto che sia "super partes" forse spiega il sostegno da parte di schieramenti politici che pur si oppongono tra di loro".

 

Come dire ... le ultime parole famose!

 

Habemus Papam (ancora per poco)

E-mail Stampa PDF

 

Commento:

certo, l'associazione di idea con il film, per chi l'ha visto, é automatica.

Ma c'é una differenza: il protagonista del film di Moretti si era appena insediato e dopo un percorso intimo non se la sentì di condurre la chiesa - "La guida di cui avete bisogno non sono io, non posso essere io" - mentre Papa Ratzinger la chiesa l'ha guidata per qualche annetto.

Un'altra associazione di idea sorge spontanea con l'articolo del Fatto Quotidiano del febbraio scorso che titolava "entro un anno il papa morirà". Come non notare la coincidenza con le dimissioni, arrivate giusto in tempo per la scadenza.

Non so, un'idea precisa di cosa capita non ce l'ho ancora.

Di sicuro una preghierina non si nega a nessuno e quindi ... Santità, come richiesto, ieri sera ho detto una preghiera per Lei.

Per gli errori commessi, per quel che mi riguarda, non c'é bisogno di chiedere scusa: ne faccio sempre un sacco anch'io e credo ne risponderemo personalmente altrove, in altro momento. Per ora a me basta un suo sentimento sincero.

Mi é tanto piaciuta la risposta di Vito Mancuso, ieri sera su La 7 alla domanda:

Chi sarà secondo lei il nuovo Papa?

"Spero che sia un Uomo di Dio".

 

 

Brian Weiss a Roma

E-mail Stampa PDF

 

Il Dr Brian Weiss ha sorpreso il mondo della psichiatria con le sue teorie sulla terapia regressiva alle vite passate, raccontata nel suo best seller: Molte vite, molti maestri.

Weiss ha introdotto il concetto di regressione come metodo terapeutico.

In questo seminario parlerà di regressione e meditazione che ti aiuteranno ad avere una nuova consapevolezza del mondo esistente oltre i tuoi sensi così da riscoprire lo scopo della tua vita sulla Terra.

Attraverso le visualizzazioni e la meditazione sarai condotto in un incredibile viaggio psicospirituale per esplorare i confini di mente e anima.

La regressione alla vita passata aiuta ad aprire la mente e il cuore, sblocca la creatività e aumenta i poteri guaritivi di mente-corpo.

Il Dottor Brian Weiss sarà a Roma, all'Hotel Ergife, il 17-18-19 Maggio 2013.

Fonte

 

La Chiesa, il "re del porno" e Welby

E-mail Stampa PDF

Caro Beppe, la chiesa di Roma difende le sue posizioni, le conferma e ribadisce periodicamente, cercando sempre di non cadere in contraddizione e di rafforzare sempre i pilastri del suo dogma. In questi giorni però, una riflessione l’ho fatta leggendo le testate: per il “re del porno” Riccardo Schicchi, funerali nella basilica dei santi Pietro e Paolo a Roma. Il pensiero corre subito verso un episodio che non ho mai dimenticato e che ricordo avermi provocato rabbia fino alle lacrime: la Chiesa negò, nel 2006, il funerale religioso a Piergiorgio Welby. Unica sua “colpa”, quella di aver desiderato espressamente la morte e soprattutto di non aver pensato solo a se stesso ma di aver portato avanti una causa che diventò un gran caso mediatico. Ora, senza venir additata come la bacchettona di turno (secondo me il funerale religioso non si nega a nessuno), io trovo assolutamente incoerente il trattamento riservato a queste due persone. Perché negare a Welby i funerali in chiesa, tra l’altro fortemente desiderati dalla moglie? Perché consapevolmente ha rifiutato terapie per mantenerlo in vita e ha voluto porre fine alle sue immense sofferenze? Non credo che in tutti i casi di suicidio la chiesa neghi i funerali. E perché invece accogliere i funerali in chiesa del re del porno, che durante la sua vita lavorativa, consapevolmente e senza pentimento è andato contro la morale della chiesa? Non è forse la chiesa che dovrebbe accogliere amorevolmente tutti? Papa Giovanni XXIII disse: l’errore non è condivisibile, ma l’errante va sempre accolto e amato. Alla luce di questa riflessione io continuo ad essere indignata, non dell’accoglienza in chiesa a Schicchi, ma del rifiuto ad un essere umano che per circa 40 anni ha dignitosamente sofferto non solo per l’avanzare della sua malattia, ma anche per portare avanti una causa che condivido pienamente.

Saluti, Roberta Franchi , Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Commento: mi pare che si dica ... "due pesi e due misure".

 

La chiesa omosessuale omofoba di Ratzinger

E-mail Stampa PDF

 

Se la denuncia dei matrimoni omosessuali, presunti ‘contronatura’ e come tali perseguitati, è l’apoteosi orripilante dell’inciviltà, il massimo dell’indecenza viene raggiunto dal fatto che a propugnare l’oscurantismo più bieco sia proprio Santa Romana Chiesa. Come ieri – nel Messaggio indirizzato alla Giornata della pace – ha osato fare per l’ennesima volta; proprio attraverso il suo supremo rappresentante: Joseph Ratzinger. Sì, quello del tormentone di Stefano Disegni “dove essere finite mie pulcre scarpette rosse di Prada”.
La sua dichiarazione testuale (e indiscutibilmente delirante, data l’insensatezza) sulle nozze gay è stata la seguente: “una grave ferita inflitta alla giustizia e alla pace“.

Leggi tutto...
 

Ma quanto é cafonal quella "Prima"

E-mail Stampa PDF

Si abbassano le luci, alle cinque in punto: gli spettatori hanno appena terminato una studiatissima passerella e si sono sistemati. La Prima della Scala potrebbe finire tranquillamente qui, il resto è una scusa.

Intanto nel foyer i giornalisti confrontano freneticamente gli appunti e sono cronache surreali dove si mescolano parole sulla crisi di governo, sulle pellicce, sui poveri ragazzi che fuori, sotto la neve, s’incazzano in giacca a vento perché lo stato sociale è stato raso al suolo e il Paese impoverito. Li hanno messi, ormai da qualche anno, a una distanza che non si può definire di sicurezza: sono così lontani che non possono vedere chi entra ...

 

Leggi tutto...
 

L'insostenibile costo della menzogna

E-mail Stampa PDF

"Ci dicono fino a 200 bugie al giorno" l'insostenibile costo della menzogna

CAPIRE se qualcuno dice una bugia è ormai un calcolo scientifico. Da uno studio della statunitense Association of Certified Fraud Examiners, ripreso e commentato dal Ceo di Calibrate Pamela Meyer in un intervento a un incontro TED (la Ong dedita alla diffusione di idee che organizza seminari in tutto il mondo), emerge quanto l'uomo di oggi sia portato a mentire per una serie di cause e concause, e come questo tipo di comportamento influenzi la realtà complessiva.

Leggi tutto...
 

Il giornalista che sapeva insegnare

E-mail Stampa PDF

Addio a Gaetano Tumiati, il giornalista che sapeva insegnare
di Valeria Gandus

Ci sono le grandi firme e quelli che stanno dietro le quinte, a confezionare bei giornali, proprio come un buon sarto taglia, cuce e confeziona un bel vestito.

Gaetano Tumiati era uno di loro. Era, perché è morto ieri (28 ottobre 2012, n.d.r.) alla ragguardevole età di 92 anni, in buona parte spesi a fare, bene, la professione che amava: prima grande inviato di Esteri e, in seguito, roccioso uomo di desk. Fu il primo giornalista occidentale a visitare e raccontare la Cina di Mao e gli piaceva rievocare come ci riuscì: era un giovane redattore del glorioso quotidiano socialista l’Avanti! quando un giorno Pietro Nenni, in visita alla redazione milanese, gli chiese di che cosa gli sarebbe piaciuto scrivere. “Della Repubblica popolare cinese” rispose Gaetano. Detto, fatto: Nenni prese un foglio di carta intestata dell’Avanti! e scrisse di suo pugno: “Cher camarade Mao Tse Tung, …”.

 

Leggi tutto...
 

Il Paese meraviglioso ...

E-mail Stampa PDF

Buca le gomme all'auto di un disabile perché costretto a spostare la sua Jaguar
Il presidente dell'Aler di Lecco Antonio Piazza viene invitato dal Pdl a dimettersi, ma lui: «È ingiusto»


Aveva parcheggiato la sua Jaguar in un posto per disabili. Non solo. Costretto a spostare l'auto dai vigili urbani chiamati dal disabile, si era vendicato bucando le gomme della macchina del portatore di disabilità una volta che gli agenti si erano allontanati. Protagonista di questa vicenda il presidente dell'Aler di Lecco (Azienda lombarda per l'edilizia residenziale) Antonio Piazza, che martedì è stato sollecitato dal suo partito, il Pdl, a dimettersi.

LE TELECAMERE - Il disabile, intenzionato a parcheggiare, aveva trovato il suo posto auto occupato dalla Jaguar di Piazza. Seccato, aveva chiamato la municipale affinchè multassero l'automobilista indisciplinato ...

Leggi tutto...
 


Pagina 9 di 17

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa