La pubblicità italiana è considerata da osservatori internazionali tra le più sessiste del mondo.
Mi chiamo Massimo Guastini, sono un “creativo” pubblicitario da quasi trent’anni, e dal 2011 sono presidente dell’Art Directors Club Italiano (Adci), che ha l’obiettivo di migliorare la comunicazione pubblicitaria in Italia.
Dietro ogni campagna pubblicitaria che viene prodotta (decine di migliaia, ogni anno) ci sono tante decisioni prese da tante persone: singoli professionisti, persone che lavorano nelle agenzie e nelle aziende, fotografi, registi… ancora troppi credono che la pubblicità debba vendere a qualsiasi costo, e che la pubblicità, così come la si sta facendo, vada bene e piaccia agli italiani.
È possibile cambiare le cose? Certo.