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di Valeria Ballarati

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La spiaggia de l Postino non vuole diventare un resort 4 stelle

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 A Salina si teme una grossa speculazione edilizia nei luoghi dove si girò il celebre film con Troisi  - di LAURA ANELLO

SALINA (Messina)
La casa del Postino è qui, uguale al film, con il suo intonaco color cipria, il suo silenzio, le onde che si infrangono su una scogliera da vertigine. Solo azzurro e vento. Quasi ti aspetti di vedere uscire Massimo Troisi, stanco, scavato, alle ultime riprese della sua vita. Invece ti trovi davanti Clara Puppo, presidente di Legambiente Salina. «Ma si rende conto? Costruire qui un resort, progettare una colata di cemento?». Si arrampica su una collinetta, mostra le grotte di tufo da sempre ricovero di barche, osserva l’orizzonte senza segni di presenza umana, annusa l’aria che sa di mare e di terra.

Mare e terra. Le due anime di Salina, Salina la verde, patrimonio dell’Unesco, riserva naturale, patria di capperi e malvasia. Salina - unica delle Eolie, che dipendono tutte dall’isola di Lipari - indipendente e spaccata in tre micro-comuni.

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Amnesty International

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Amnesty svolge nel mondo un ruolo importantissimo e universalmente riconosciuto nella difesa dei diritti umani, segnalando all’opinione pubblica notizie che altrimenti non giungerebbero.
A partire da me e dai sentimenti che provo io quando mi trovo di fronte ad episodi come quello dell’uccisione di Neda, cerco di comprendere le ragioni per le quali tengo questo genere di notizie sempre "ad una certa distanza". E per aiutarmi a capire, Riccardo Noury, portavoce e direttore per la comunicazione Italia di Amnesty International, mi ha mandato un testo. E’ una lettera molto bella: leggetela e anche voi capirete quanto è importante per le vittime il lavoro di
Amnesty.

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La memoria dell'acqua

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MILANO - Il Dna è in grado di emettere e di trasmettere segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali mantengono poi «memoria» delle caratteristiche del Dna stesso. Frequenze che in passato, nel corso di un esperimento, furono trasformate in suoni. La voce del Dna. Insomma, il Dna «comunica» all’acqua che memorizza e divulga il messaggio.

Uno studio italo-francese che ne riporta alla mente un altro lontano nel tempo e molto contestato dalla comunità scientifica internazionale: quello della «memoria dell’acqua», pubblicato da Nature nel 1988 e poi cancellato perché non ripetibile.

Il medico e immunologo Jacques Benveniste (1935-2004), noto a livello internazionale per i suoi studi sulle allergie e sul sangue, all’epoca direttore della ricerca medica all’Inserm (il Cnr francese), è l’autore di quell’esperimento. Benveniste fu poi accusato di truffa e di conflitti di interesse con le aziende di prodotti omeopatici. Seppur additato dalla scienza internazionale, non fu mai licenziato dall’Inserm, cosa che invece avvenne per la sua segretaria, e continuò i suoi studi fino alla sua morte. Questa nuova ricerca sembrerebbe aver trovato una chiave scientifica a quello che cercò di provare Benveniste.

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La camicia azzurrina

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Associazione Nazionale Ufficiali
Aeronautica Militare
Presidenza sez. Napoli


Ill.mo Sig. Ministro
in alcune riviste della vasta pubblicistica militare sono riportate, sovente, alcune immagini che la ritraggono, in occasione di cerimonie militari, in teatri operativi esteri.
Nel n° 4 / 2011 della rivista “Folgore” La si ritrae in Afghanistan presso la base del Regional Command West, nell’atto di ricevere la Bandiera Italiana del contingente Italiano ISAF dalle mani del comandante della “Julia” gen.le Marcello Bellacicco, per consegnarla in quelle del comandante della “Folgore” gen.le Carmine Masiello.
Immagino l’importanza che la Sua autorevole presenza ha conferito all’evento che si è dispiegato innanzi ad una vasta platea di un centinaio di militari e civili d’ogni ordine e grado presenti all’evento in rappresentanza di numerose Nazioni partecipi all’onerosa intrapresa militare.
Ciò che mi permetto, qui, di rilevare è il Suo abbigliamento “casual”; e per ciò inidoneo all’importanza dell’evento che Ella ha presieduto quale massima autorità dello Stato Italiano.
La Sua camicia azzurrina, sportivamente slacciata, ed il Suo scuro maglioncino a “V” (oltre ai pantaloni troppo abbondantemente ricadenti sui talloni), certamente appropriati per presenziare ad una cerimonia di scambio di gagliardetti fra bocciofile, non hanno conferito, all’evento in fieri, quell’importanza ch’esso si proponeva di raffigurare.
Ritengo che tutti i presenti avrebbero certamente apprezzato se quel nostro glorioso Tricolore, nel passar di mano dalla nobiltà di una Divisione Militare all’altra, fosse stato preso in consegna da un’Autorità in sintonia – anche esteriore- con l’importanza dell’evento. Rammenterà, per averlo appreso durante la Sua formazione quale Uff.le di Complemento, che per noi militari la “forma è anche sostanza”.

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I Creativi Culturali

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I CREATIVI CULTURALI: 

L'ALTRO MODI DI PENSARE E DI VIVERE  
di Erwin Laszlo  


Possiamo pensare in modi radicalmente nuovi i problemi che affrontiamo? 

La storia ci dimostra che le persone possono pensare in modi molto differenti.  C'erano, in Oriente e in Occidente, sia nel periodo classico, che nel Medio Evo ed anche nelle società moderne, concezioni molto diverse sulla società,  sul mondo, sull'onore e sulla dignità.  Ma ancora più straordinario è il fatto che anche persone moderne delle società contemporanee possano pensare in modi diversi.  Questo è stato dimostrato da sondaggi di opinioni che hanno indagato su cosa i nostri contemporanei pensano di loro stessi,  del mondo e di come vorrebbero vivere ed agire nel mondo.
 
Una recente indagine della popolazione Americana ha dimostrato modi di pensare e di vivere molto differenti. Questo è molto importante per il nostro comune futuro, poiché è molto più probabile che alcuni modi di pensare preparino il terreno per uno scenario positivo piuttosto che altri.  

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