Attenzione: é necessario firmare entro il 20 Settembre per permettere la consegna delle firme in cassazione entro il 30. Fate circolare questa informazione, é importante per chi vuole arrivare in tempo a firmare.
ROMA - Ventun giorni. Tre settimane di mobilitazione. Per non sprecare un'occasione: migliorare dal basso la qualità della democrazia italiana. Cinquecentomila firme per iniziare il percorso verso l'abrogazione del Porcellum, per cancellare una legge elettorale che blocca il Parlamento, indebolisce la politica, separa i cittadini dai propri rappresentanti. La corsa verso il referendum abrogativo della "legge porcata" continua. Partiti, associazioni, comitati. Un fronte compatto che attraversa le piazze di migliaia di città italiane con lo slogan "Firmo, voto, scelgo 1". La prima scadenza è il 30 settembre, data ultima per consegnare le firme alla Corte di Cassazione.
Il Porcellum è ancora lì. Le motivazioni della campagna referendaria sono lapidarie. Una trama che lega l'efficienza della politica italiana, la rappresentatività delle Istituzioni, l'incapacità dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi di rispondere alla crisi economica. "In un momento drammatico come questo, con il governo italiano commissariato dall'Europa, il Paese ha più bisogno di un Parlamento pienamente rappresentativo, capace di prendere decisioni impegnative". Provvedimenti efficaci e condivisi. Resi forti dal vincolo di fiducia tra cittadini e parlamentari. L'appello del comitato referendario, firmato da Andrea Morrone a Arturo Parisi, parte da qui: "Firmate per ridare al cittadino il diritto di scegliere i propri rappresentanti attraverso i collegi uninominali. Firmate per rafforzare e migliorare il sistema bipolare italiano e assicurare l'alternanza politica".