Come un pugno sullo stomaco. La puntata di Presa diretta, andata ieri in onda sulla Terza rete, ha fornito un affresco a tinte fosche della politica italiana. Bella perchè riesce a far emergere figure di amministratori capaci di lavorare per l'interesse della collettività. Ma al contempo brutta perchè emargina ed isola chi si mostra intransigente nei confronti della corruzione e del malaffare dilagante. Sindaci in prima linea e soli. Come Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica nel Cilento, ucciso cinque mesi fa.
Alla figura di Vassallo il programma di Jacona dedica grande spazio. Il Sindaco – Pescatore, simbolo della difesa dell'ambiente e di un territorio minacciato dalla speculazione edilizia. E dalla droga. Gli inquirenti stanno seguendo numerose piste, ma l'idea che si può avere dalla ricostruzione di Presa diretta, è di interessi convergenti che hanno portato all'uccisione di Vassallo. Troppo scomodi i suoi “no” contro quelle costruzioni che avrebbero violentato il Cilento.