Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

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Osteoporosi, un eccesso di proteine animali

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L'Osteoporosi è stata considerata da sempre una Malattia da carenza dietetica, la carenza di Calcio. Tuttora viene propagandata l'assunzione di alimenti ricchi di Calcio nella Prevenzione e Trattamento di questa Malattia che affligge gran parte della Popolazione anziana dei Paesi Civilizzati. Sì, non di tutto il Pianeta, ma solo dei Paesi ricchi, dove l'assunzione di Calcio con la Dieta è molto elevata. Siamo arrivati a dosi giornaliere raccomandate di 1200-1500 mg di Calcio nelle donne in Menopausa, ed ancora non bastano. Perchè in questi Paesi ricchi l'incidenza di Fratture (parametro epidemiologico per monitorare i tassi di Osteoporosi nella Popolazione) è di gran lunga più elevata che nei Paesi poveri, in alcuni dei quali le Fratture sono praticamente sconosciute. Come mai? Scarsissimo nelle Nazioni povere è l'introito giornaliero di Calcio, e scarsissima è pure l'assunzione di Proteine con la dieta, in particolare di quelle animali. Ecco, e qui il problema si ribalta: non più malattia da carenza (di Calcio), ma malattia del benessere, malattia da Eccesso: eccesso di Proteine. E gli alimenti animali ricchi di Calcio, come ben sapete ormai sinonimo di Latte e derivati, sono pure ricchi di Proteine animali.

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Faccio voto ...

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 Di essere così forte da non permettere a niente e nessuno di disturbare la mia pace interiore.
 Di parlare di salute, felicità e prosperità a chiunque incontro.
 Di far sentire a tutti i miei amici che c’è qualcosa di speciale in loro.
 Di guardare il lato luminoso di ogni cosa e rendere vero il mio ottimismo.
 Di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio e di aspettarmi solo il meglio.
 Di essere entusiasta dei successi altrui come lo sono dei miei.
 Di dimenticare gli errori del passato e concentrarmi sui grandi traguardi del futuro.

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Donne, dove siete?

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Direi che é il caso di rispondere all'appello di Concita De Gregorio. E già che ci sono vi invito anche a leggere il suo ultimo libro "Malamore".

 

Dove siete donne?  Diciamo: «Ora  basta»

 

Sono  sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in  fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima  minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. È il  momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie,  nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del  Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? È il momento di dire: «Ora basta» 

Concita De Gregorio

FIRMATE ANCHE VOI
http://www.unita.it/firmedonne/

 

Le Vacche, il vero amore nostro

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" In ogni caso, come le dicevo, i miei parenti hanno sempre parlato con gli animali e ci si sono sempre intesi quasi meglio che con i cristiani. Mio nonno faceva il carrettiere da giovane e il suo cavallo era per lui un fratello. Non le dico i cani da caccia, che tutti i miei zii  hanno sempre trattati come figli. Le vacche poi, sono state il vero amore nostro. Non c’è un Peruzzi che non abbia amato più le sue bestie che le sue mogli. O almeno le bestie gli hanno sempre obbedito più delle mogli e non c’è una bestia sola che ci abbia mai risposto come rispondevano queste. Mai una moglie che ad un certo punto ci sia riuscito di far tacere e far restare zitta. Niente da fare. Sempre a noi tocca. Sono loro le vere bestie nostre, mentre quelle altre bastava che i miei zii le chiamassero e subito rispondevano...

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Progetti per una Scuola dove c'è posto per tutti!

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Questo lavoro nasce della necessità di offrire nell’ambiente scolastico l’opportunità a tutti i bambini di sentirsi parte di un gruppo. A volte le diversità culturali, etniche, geografiche e di stili di vita possono creare degli abissi nei rapporti interpersonali.
I bambini hanno come riferimento sociale la famiglia e subito dopo la scuola… ma cosa fare quando a scuola il circolo sociale diventa un nemico? Quando i nostri figli si sentono esclusi o fuori luogo? Non arrendetevi, esiste sempre il modo per migliorare la situazione, basta un po’ d’immaginazione e buona volontà. Famiglia e Scuola dovrebbero lavorare mano nella mano per creare uno spazio adatto e accogliente. Educare i figli nella tolleranza, nel rispetto delle diversità e approfondire con loro il discorso della necessità di essere se stessi è un lavoro che deve iniziare a casa per continuare senza fermarsi anche nella scuola.

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