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di Valeria Ballarati

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Animali

Più spazio alle galline?!

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MILANO - Il decreto «Salva-Italia» predisposto dal governo Monti e approvato dal Parlamento contiene alcune norme che interessano anche l'ambiente. Vediamo le principali.

GALLINE - Gli allevatori di galline ovaiole dal 1° gennaio dovranno garantire uno spazio di 750 centimetri quadri per animale, secondo la direttiva europea 74/1999. Ciò significa che in 1 metro quadro ci possono stare 13-14 galline (oggi in certi allevamenti si arriva anche a più di 20). Chi non si adegua continuerà l'attività a patto di presentare una documentazione di inizio lavori.

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Ode al cane

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ODE AL CANE

Il cane mi domanda
e non rispondo.
Salta, corre pei campi e mi domanda senza parlare
e i suoi occhi sono due richieste umide,
due fiamme liquide che interrogano
e io non rispondo,
non rispondo perche'non so,
non posso dir nulla.

In campo aperto andiamo uomo e cane.

 

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Senza parole

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Il video in questione io non l'ho visto. Come ho già detto altre volte non me la sento più, dopo anni di visioni orribili di maltrattamenti ai danni degli animali.

Vi chiedo di fare lo stesso, se non vi sentite in grado di reggere le immagini forti che potrebbero lasciarvi sconvolti.

Chi é capace di uccidere non fa differenza, non discerne più, é in grado di farlo in ogni momento e in ogni situazione: per seguire un ordine, per divertimento, per istinto violento di sopraffazione.

Video

 

Buono il cinghiale arrosto ...

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Caccia grossa in mare aperto.

Per prendere un cinghiale due cacciatori non hanno esitato a inseguirlo sino in mare per poi finirlo con un colpo a bruciapelo.  L'episodio é avvenuto a Porto Ercole, nel grossetano, non lontano dalla fortezza, un'area molto frequentata da turisti e birdwatchers. Alcuni di questi hanno assistito alla scena ed scattato le foto. (Lipu)

I due cacciatori salgono su una barca a motore per inseguire l'animale che ha cercato rifugio tuffandosi in mare (poetica descrizione del giornale, io avrei detto: "che nel tentativo disperato di salvarsi nella fuga si é buttato in mare" n.d.r.)

La Lipu ha presentato una denuncia perché si tratta si tratta di una violazione della legge 157/92 che prevede sanzioni per chi esercita la caccia sparando da autoveicoli, natanti o aeromobili.

I due cacciatori si sono avvicinati all'animale e poi lo hanno freddato con un colpo di fucile sparato a bruciapelo. L'animale giace morto in acqua e con una rete lo issano a bordo. In acqua resta solo una scia di sangue ... soddisfatti, tornano a terra.

Fonte e sequenza fotografica

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Agnelli

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E' qualche giorno che sul web si discute di questo argomento ed era dal giorno in cui l'ho visto che pensavo se era o meno il caso di metterlo.

Ci pensavo non per la motivazione, che é indubbia, ma perché sono immagini che fanno male, sono immagini orribili che mostrano persone che ignorano e bambini che cresceranno ignorando, che é poi l'aspetto peggiore della questione.

L'ignoranza é una brutta roba. Per questo alla fine ho deciso di parlarne. Anche se ci costa fatica noi dobbiamo conoscere, dobbiamo sapere cosa accade poco lontano da qui.

Il primo passo per limitare la violenza é smettere di uccidere per cibarci.

Ripeto che sono immagini forti: se non ve la sentite sarà meglio che non guardiate né il video né le foto, però potete leggere di cosa si tratta.

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La morte in diretta

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Fieracavalli choc, muore purosangue Hickstead
 
Dramma nel mondo dell'equitazione. Durante la tappa italiana della Fei Rolex World Cup di salto a ostacoli, a Fieracavalli in corso a Verona, e' morto Hickstead, stallone di 15 anni, nato in Olanda ma di 'passaporto' canadese.

Tra gli appassionati era considerato una leggenda nella specialita'. Tra i suoi successi - sempre montato dal fantino canadese Eric Lamaze, lo stesso che lo cavalcava oggi - l'oro olimpico nel 2008, l'oro mondiale, i Gran Premi di Aquisgrana e Calgary ed il World Cup a Ginevra. Nel 2010 aveva chiuso al numero uno del ranking mondiale Wbfsh, ottenendo il titolo di 'cavallo dell'anno'. Hickstead - alla fine del percorso che aveva concluso senza problemi, riportando solo un errore - mentre si avviava all'uscita del campo di gara ha cominciato a barcollare e infine si e' accasciato al suolo.

E' apparso subito evidente che la situazione era molto grave. Alla notizia della morte la gara e' stata interrotta ed e' partito un lunghissimo applauso del pubblico. Gli altri fantini hanno quindi chiesto ed ottenuto l'annullamento della tappa veronese. Il responso sulla cause della morte e' rimandato agli esiti dell'autopsia che sara' eseguita nei prossimi giorni. I veterinari di servizio con hanno potuto che constatare il decesso. La scelta di sospendere la competizione e' stata motivata dal desiderio di ''esprimere affetto e gratitudine, nei confronti di uno dei piu' grandi cavalli della storia dell'equitazione e del suo cavaliere Eric Lamaze''.

(...)  Fonte

 

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In scadenza a metà novembre

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Le raccolte firme che vi proponiamo in questo momento sono queste:

Petizione per l'abolizione dei respingitori metallici per colombi

Petizione promossa dal dal M.A.N.U., Movimento Allontanarli Non Ucciderli, fondato dalla dottoressa Fosca de Vita, biologa, con esperienza pluriennale nello studio dei colombi.

[Scadenza: 31-12-2011]

Petizione cruelty-free 2013

Promossa dalla Humane Society International, ha lo scopo di chiedere all'UE che venga confermato il divieto assoluto in Europa di vendita di cosmetici con ingredienti testati su animali, ed evitare uno slittamento di questa data.

Scadenza:: A dicembre 2011 le firme verranno consegnate alla Commissione Europea, vi preghiamo di inviarci i moduli firmati entro il 20 novembre 2011. In seguito continuerà la raccolta firme da presentare ad altre istituzioni, fino ai primi mesi del 2012, ma preghiamo tutti di inviare i moduli compilati man mano che sono disponibili.

Petizione cruelty-free BUAV

Un'altra petizione, con le stesse finalità di quella sovrastante, promossa dalla BUAV.

[Scadenza: 31/12/2011]

Per scaricare i moduli di raccolta delle firme o per firmare on-line clicca qui 

 

 

Due giudici, due sentenze (molto diverse)

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SENTENZA 1

MILANO - Una cuccia da un metro quadrato, circondata da piante e fiori, sempre pulita: è qui che abitano, nel cortile di via Mar Nero 13, cinque gatti sterilizzati e sotto costante controllo del veterinario. Protagonisti, loro malgrado e a loro insaputa, di una vicenda giudiziaria che andava avanti addirittura dal 2006 tra lettere degli avvocati, visite dell'Asl e tentativi di smantellamento. Già, perché nel 2006 una coppia di inquilini, che i gatti proprio non li sopporta, ha deciso di intentare causa contro tutto il condominio: 549 famiglie. Una recente sentenza del Tribunale di Milano, resa nota da Aidaa, ha dato ragione ai «gattari», tutelando questa e le altre colonie feline della città con la motivazione che i gatti sono «animali sociali» e quindi il loro «aggirarsi liberamente per gli stabili condominiali» non è contrario alle regole, anzi, è in qualche modo un loro diritto. Una sentenza definita «storica» dagli animalisti.

 

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Come non comportarsi

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Le vacanze sono ormai agli sgoccioli e proprio alla fine di questa bellissima estate dovevamo assitere ad un avvenimento per niente edificante: una causa legale tra persone che amano gli animali, initentata dal proprietario di un sito animalista nei confronti di tre volontari animalisti.

Promiseland é un sito che in passato abbiamo tutti frequentato, molto amato per lo spirito con cui era nato. Abbiamo anche contribuito volontariamente, chi più e chi meno, attraverso i nostri articoli e la partecipazione alle discussioni  a farlo conoscere e crescere.

Purtroppo negli ultimi anni aveva cambiato un po' i principi della sua politica e a quanto parrebbe l'ultima mossa strategica é stata citare in giudizio chi provava - anche in modo discutibile, parliamone - a far notare la poca coerenza di alcuni comportamenti e dichiarazioni riguardanti l'etica vegan di cui si fanno portavoce.

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E. coli, la causa di infezione non é il metodo di coltivazione

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E.coli,  la causa dell'infezione non è il metodo di coltivazione
39 persone decedute a causa dell’infezione da Escherichia coli scoppiata in Germania. È il dato  diffuso ieri dalle autorità sanitarie europee. A distanza di più di un mese dalle prime evidenze, restano non spiegati molti aspetti relativi alla genesi di un caso che ha determinato paura, calo dei consumi, perdita di reddito da parte degli agricoltori, contraccolpi sull’affidabilità delle istituzioni preposte alla tutela della salute e che ha investito il biologico a causa dell’individuazione del focolaio in un’azienda del settore.
Nell’incertezza che colpevolmente continua a circondare la vicenda, abbiamo chiari alcuni elementi di fondo: 

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Godzilla diventa Brigitte Bardot

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E come la Bestia si trasformò in Bella così Godzilla divenne Brigitte Bardot

L'intercettore veloce e imbarcazione di supporto di Sea Shepherd Conservation Society, Gojira (Godzilla), ha aiutato all'inizio di quest'anno ad allontanare l'intera flotta di baleniere Giapponesi dal Santuario delle Balene nell'Oceano del Sud. Sentir dire dai media Giapponesi che la flotta di baleniere è stata cacciata da Godzilla è stato a dir poco esilarante. Tuttavia può esserci qualcosa di più spaventoso di Godzilla e si tratta degli avvocati ...

A Sea Shepherd è stato infatti intimato di cambiare nome all'intercettore. Ciò non è assolutamente un problema poiché Gojira ha raggiunto il suo scopo allontanando la flotta Giapponese e quindi ora possono riprendersi volentieri questo nome. Nel frattempo, il Fondatore di Sea Shepherd, il Capitano Paul Watson, ha proposto alla Fondazione Brigitte Bardot di dare come nuovo nome all'imbarcazione Brigitte Bardot in onore della famosa attivista per i diritti degli animali. La collaborazione tra Brigitte e Paul risale al 1977 quando il Capitano Watson portò la Bardot nelle gelide coste della zona canadese del Labrador per vedere da vicino i cuccioli di foca.

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