Per esempio sono felice quando guardo un film insieme alla mia famiglia, cosa che accade poco perché la sera non c'é mai un bel film e, il venerdì, é proprio escluso perché quella sera in televisione c'é "Crozza", che a volte guardo anch'io, ma poche volte.
Oppure io sono felice quando viaggio.
Come quando vado dai miei parenti a Milano o in Abruzzo, o anche quando andiamo a vedere i paesi, come quando siamo stati a Venezia. Io vorrei tanto andare a Parigi, ci sono già stata ma ero molto piccola e non mi ricordo più; vorrei riandare li per vedere la torre Eifelle.
Io sono felice anche quando invito a casa le mie amiche Aurora e Chiara oppure le mie compagne di classe Ester e Martina, perché ci divertiamo tantissimo.
Sono anche molto felice qando c'é un'interrogazione o una verifica e prendo un bel voto.
Poi ci sono molti altri momenti in cui sono felice ma ci vorrebbe troppo per descriverli tutti.
E' partito da gennaio 2013 il progetto pilota di diffusione degli oli essenziali nelle classi dei bambini presso la scuola materna S. Antonio di Brescia.
Il progetto proposto dall'associazione Scendidalpero si propone di agire sulla prevenzione delle problemaitche invernali e, contemporaneamente, monitorare l'azione del profumo sull'umore e l'attenzione, utili per lo svolgimento della didattica.
Il progetto é sostenuto da Flora per la fornitura degli oli essenziali puri al 100% e da Seneca per i diffusori per grandi ambienti.
Al progetto sperimentale, unico in Italia, ha aderito anche la catena di negozi Il Fungo Bio per la fornitura di dtergenti naturali per le pulizie ecologiche all'interno dell'Istituto.
Per ulteriori informazioni:
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Dalla rivista L'Aromatario - Numero 12 - Inverno 2013
Commento:
anche nella classe di mia figlia si utilizzano gli oli essenziali Flora: quattro anni fà regalai loro un bel diffusore in ceramica, elettrico, grazie alla collabrazione della maestra.
Abbiamo utilizzato olio essenziale di mandarino e di arancio per creare un ambiente confortevole, menta piperita per migliorare l'attenzione, albero del té, cajeput ed eucalipto per i malanni invernali e per depurare l'ambiente.
Ogni bambino nasce sulla terra con la possibilità di svelare il contenuto di una preziosa lettera che porta con sé dalla nascita e che indica il suo compito, la ragione per cui é venuto al mondo.
Solo alla fine della vita il messaggio sarà chiaro a tutti, quando l'intera biografia si sarà svolta e mostrerà il suo senso.
In mezzo sta il crescere, fisicamente e interiormente, passo dopo passo.
L'educazione ci guida in questo cammino, con lo scopo di aiutarci a rimuovere gli ostacoli che si frappongono tra noi e il nostro compito, tra noi e la realizzazione dei nostri talenti.
Questo sostiene Rudolf Steiner, filosofo austriaco padre della pedagogia steineriana.
Strumento principe dell'educazione sono la conoscenza dell'essere umano e l'arte, compresa l'arte di stare e fare insiemetra gli allievi e tra gli adulti che formano la comunità educante: insegnanti e genitori, cui i bambini e ragazzi guardano, sopratutto nella capacità di imparare dagli errori, migliorandosi.
La scuola Waldorf-Steiner é una scuola libera e non confessionale, la cui finalità é crescere individui liberi, consapevoli dei propri talenti e fiduciosi nelle proprie capacità. L'associazione per la pedagogia steineriana di Bologna gestisce senza fini di lucro la scuola Steiner-Waldorf Maria Garagnani.
“E più mi vedrai, e meno mi vorrai, e più non mi vedrai e più sarò con te…” Ah! Mamma, ho capito! Ho capito il senso di questa canzone! Ah si? E qual’è? Quando non lo vedi, ti manca … perché quando ce l’hai, cosa te ne importa? Non capiamo cosa abbiamo fino a che non lo perdiamo.
A CENA DALLA ZIA
Io: Tata cosa hai mangiato ieri sera? Lei: Ieri sera ho fatto la cena dei sogni! Ravioli con mozzarella burro e pomodoro, uova, 2 patate che ridevano, col sorriso; 2 patate a forma di luna; 2 patate a forma di stella e 2 a cerchio Io: E la verdura? Lei: L’avevo mangiata a pranzo! Io: Ma non sarà troppa roba? Lei: Almeno mi sono nutrita bene!
NOMI DI STRUMENTI
Mio marito appende una lampada in cucina. Lui: Angelica, per favore mi passi quello strumento giallo? Lei: Ah si, il drittometro! (la livella)
Educare i bambini alla conoscenza e al rispetto dei più diffusi animali domestici. È l’obiettivo del progetto di zooantropologia didattica «Qua le zampe!» che coinvolge 280 scuole elementari in tutta Italia e che prevede un ciclo di 4 lezioni per ogni classe di seconda, terza e quarta elementare.
Realizzato nell’ambito di una collaborazione tra Anmvi, l’associazione nazionale medici veterinari italiani, e Panini, il progetto prevede spiegazioni teoriche ma anche giochi, racconti e l’utilizzo di materiale audiovisivo per insegnare ai più piccoli a prendersi cura degli amici a quattro zampe, visto che «negli ultimi anni, il numero degli animali domestici presenti nelle case degli italiani è molto cresciuto’’, spiega Silvia Macelloni, responsabile del progetto per l’Anmvi.
I veterinari dell’Anmvi utilizzeranno le immagini tratte dalla raccolta Panini «Zampe & Co.» che comprende 12 figurine speciali realizzate in collaborazione con Anmvi e Sisca, la Società italiana di scienze comportamentali applicate, sul retro delle quali è riportato un codice, grazie al quale è possibile vedere on-line dei video didattici che rispondono in modo semplice e divertente ai tanti perché dei bambini sulla gestione degli animali domestici. «L’apprezzamento delle direzioni scolastiche- spiega Marco Melosi, presidente Anmvi - conferma il ruolo del medico veterinario come educatore sociale al corretto rapporto uomo-animale». Fonte
Ecco, è successo di nuovo ...: hai alzato le mani, hai urlato con tuo figlio, forse ti dispiace ma l'esempio che hai avuto nel passato e nella società ti viene in aiuto ... "È così che si fa", "i bambini devono imparare!", "Me l'ha tirato proprio fuori dalle mani", "Cosa vuoi che sia, succede, i bambini dimenticano in fretta", "siamo tutti venuti su bene lo stesso anche se abbiamo ricevuto qualche botta ... rafforza il carattere".
Bene, sei socialmente accettabile: non hai fatto nulla di così grave.
Il 15 novembre uscirà al cinema “Il sole dentro”, un film di Paolo Bianchini con Angela Finocchiaro, Diego Bianchi, Francesco Salvi, Giobbe Covatta e per la prima volta sullo schermo Gaetano Fresa e Fallou Kama.Il film racconta due straordinari viaggi e due grandi amicizie.
Il primo viaggio è quello compiuto realmente da Yaguine e Fodè, due bambini guineani che nel 1999 sono morti per portare al Parlamento Europeo nella sede di Bruxelles una lettera in cui chiedevano diritti e giustizia per tutti i bambini dell'Africa.
L’altro viaggio è quello di Thabo e Rocco, due ragazzini, uno africano e l’altro italiano, vittime del mercato dei baby calciatori, che, giocando con un pallone, attraversano l’Africa a piedi partendo dall’Italia.
MILANO - Cammina a passo spedito nel bosco col suo bastone-guida, con la sicurezza di chi ha imparato a fare i conti con il buio. Anche se fai fatica a seguirlo nell'oscurità della notte, se ti lasci condurre impari a tastare il terreno, passo dopo passo, lentamente, per evitare gli ostacoli. Ad accompagnare gli escursionisti in passeggiate notturne nei boschi dell'Alto Casentino, in Toscana, è una guida speciale: Wolfgang Fasser, 57 anni, non vedente dall’età di ventidue a causa di una malattia ereditaria, la retinite pigmentosa. Trasferitosi dalla Svizzera in quest'angolo dell'Appennino nei primi anni Novanta per iniziare la sua nuova vita, Fasser non si è lasciato fermare dal suo "limite": ha studiato e imparato a fare il fisioterapista, è divento musicoterapeuta e oggi cura piccoli pazienti con disabilità o con disturbi del comportamento.
ESSENZA DELLE COSE - «Sapendo ascoltare, al buio si vede meglio — dice —. Siamo abituati ad affidarci troppo alla vista, ma nel bosco, di notte, ti metti in ascolto e impari a usare altri sensi, spesso poco utilizzati». Insomma, un altro modo di "vedere" per ritrovare l'essenza delle cose. Riconoscere il canto degli uccelli, i passi furtivi di una volpe o di un capriolo, un ruscello che scorre. Wolfgang Fasser registra i suoni della natura, poi li trasmette ai suoi pazienti a scopo terapeutico. «L'ascolto dei paesaggi sonori ha un impatto importante soprattutto per i pazienti che soffrono di autismo e nei piccoli iperattivi: li aiuta a riprendere contatto con se stessi» afferma. Ma il terapeuta utilizza anche numerosi strumenti musicali, tipici di popoli diversi, custoditi presso la sede dell'Associazione non profit "Il Trillo", da lui fondata alla fine degli anni Novanta, a Poppi, tra le colline di Quorle, in provincia di Arezzo. Si va dal flauto alla fisarmonica, dal pianoforte al gong, dal balafon africano al lettino sonoro, sotto il quale cinquantacinque corde richiamano alla mente un’arpa. Tanti strumenti, tanti suoni.
Angelica: Ma no, é bellissimo, ne vale la pena! Il bello della Dreamworks è che fa film per i bambini ma con messaggi per gli adulti. E’ per gli adulti perché spiega l’importanza degli alberi ma è per bambini perché fa ridere.
ESPRIMERSI POETICAMENTE: Mamma, hai notato che la sabbia se la guardi bene fa dei piccoli bagliori, come dei brillantini argentei.
TWENTY CENTURY FOX Io: Angi, non ricordo, ma di chi era l’Era Glaciale? Angi: Della VENTI Centuri Fox
MISS IN AUTO Allo stop si affianca una ragazza, finestrini giù e forte musica di salsa cubana.
Angelica: Uao!!!! (e balla) Io: Uao!, perché? Angelica: Ma ti immagini essere dentro quella macchina? Col volume altissimo e tutto che rimbalza?
Mamma senti: esiste il 12mila, il 13mila … ma esiste il MILLEmila ? (io rido) Perché? Dove si ferma il “MILA”?
PAURA? MACCHE’
Scena iniziale paurosa di un film, Angelica si stringe a me. Dino: Ah, ce l'hai paura eh? Angi: No, volevo rassicurare mamma... Io mi avvicino e l’abbraccio, così Lei si può aggrappare a me.
GATTO
io: ANGELICA!!!! Come mai questo gatto profuma? lei: Mamma gli ho messo l’olio di Monoi … Gli piace!
IL TUO EROE
Papà, tu che sei andato dappertutto, hai fatto anche l'ASTRONAUTA?