Mercoledì 25 Gennaio 2012 00:00
Durante una ricerca su internet mi imbatto casualmente nella pagina di Wikipedia del Dr Bach, leggo e … non posso credere ai miei occhi! Leggete anche voi:
“Edward Bach (Moseley, 24 settembre 1886 – 27 novembre 1936) è stato un medico britannico, famoso per le sue teorie, sicuramente affascinanti ma mai confermate dalla pratica perché di scarsissimo se non nullo risultato effettivo, alla batteriologia, alla medicina naturopatica, all'omeopatia e per aver inventato la metodica, illusoria e fuorviante per la vera risoluzione dei problemi di salute, che da lui ha preso nome: i Fiori di Bach. Delle sue teorie può essere salvata solo la premessa: effettivamente del malato non va osservata solo la patologia, ma essendo un essere umano, va aiutato nel suo complesso di corpo, anima e spirito. In Bach però, questa corretta premessa produsse soluzioni aberranti ed assai lontane dalla realtà del benessere dell'uomo. Gli unici risultati che possono essere ascritti alle sue indicazioni rientrano ampiamente nei fenomeni dovuti all'affetto placebo. Lo dimostra, peraltro, la sua stessa breve vita, conclusasi prematuramente a soli 50 anni, a causa di una malattia che non seppe né prevedere, né tantomeno diagnosticare o curare.”
Mi chiedo: chi ha un problema col Dottore su wikipedia?
Che razza di descrizione di parte è questa? Per fortuna che si definisce L’Enciclopedia Libera … alla faccia della libertà di espressione!
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Martedì 24 Gennaio 2012 08:01
Qualche giorno fa La Stampa proponeva le immagini di alcune biblioteche del mondo: mi sembravano pochine e non erano proprio palazzi storici e architetture di mio gusto.
Cosi sono andata alla ricerca di qualcosa di più esaustivo sulla rete e ho trovato un link con un elenco più completo e immagini davvero molto belle.
Io ricordo bene la Biblioteca del Trinity College di Dublino, in Irlanda, che ebbi la fortuna di visitare oramai nove anni fà.
E' stata un'esperienza magica. Nelle biblioteche antiche si respira un'aria che vale la pena sperimentare, non vi fate scappare l'occasione se siete nei pressi di una delle nostre meravigliose bilbioteche italiane.
In effetti nel link parlano solo di una famosa biblioteca romana ma sul nostro territorio la scelta non manca. Mi vengono in mente La Biblioteca Marciana di Venezia, la Biblioteca Trivulziana di Milano o la Sormani, l' Angelica di Roma, La Laurenziana di Firenze ...
Buona visione!
http://www.tripnblog.it/stopgo/le-20-biblioteche-piu-belle-del-mondo/
Venerdì 20 Gennaio 2012 00:00
Come mi piace fare due chiacchiere con voi … é che siete persone interessanti! E siccome vi trovo così particolari, così speciali, e non voglio dimenticarmi, annoto le parole e i gesti davvero gentili che avete per me … è vero, capita anche qualcuno scortese ma sempre più raramente e io non sono tipo da rancore, dimentico. Di seguito ho riportato alcuni episodi e parole dello scorso anno. Ho evitato di mettere i nomi per una questione di privacy ma se vi riconoscete … siete voi!
Grazie, grazie a tutti per la considerazione e l’affetto, naturalmente ricambiato.
27 gennaio, F. viene a fare la spesa nel Giorno della Memoria - qualcuno di voi l’avrà notato F., è un tipo che non passa inosservato col suo panama, la barba bianca e il codino – e nonostante sia molto molto raffreddato ha voluto cantare per me Hine ma tov. Certo, non era la voce di Dalida, ma è stato un bellissimo regalo: nessuno canta mai per me!
Una Signora entra ed ha un fiore in mano: “Ciao! Ti ho portato una camelia, è del mio giardino … “ “Ma GRAZIE!” (l’abbraccio, la bacio e se ne va)
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Lunedì 23 Gennaio 2012 00:00
Bologna, 2120. I regali di Natale non esistono più, i nostri giovani ne hanno smarrito persino la memoria. Ma vorrei ricordare loro che un secolo fa, all’inizio del Terzo Millennio, in questi giorni le città brulicavano di umani alla disperata ricerca di regali. Era una sorta di febbre difficile da spiegare. Diciamo che, in sintesi, i regali si facevano a Natale perché gli altri giorni non esistevano. Oggi è difficile capirlo, immersi come siano in quella “Economia del Regalo” che ci pare una condizione eterna e naturale. Non è così: fino a pochi decenni fa l’economia era basata sul denaro, il che significa qualcosa che è ormai difficile persino da pensare: “nessuno ti regalava nulla, ogni cosa doveva essere pagata”. Incredibile, eh?
La grande evoluzione, si sa, iniziò con Internet, che nei primi decenni del millennio abolì il denaro in quasi tutti i settori artistici e intellettuali. Nel secolo precedente, musicisti, registi, giornalisti, scrittori “vendevano” i loro prodotti in cambio di denaro ma la rete erose progressivamente questa possibilità fino ad annullarla. Si arrivò a un punto in cui dischi, romanzi, film e articoli erano scaricabili gratis nel momento stesso in cui uscivano a pagamento. Ovvio che nessuno li comprava più. Le aziende chiusero e gli intellettuali cambiarono mestiere. Erano tempi in cui i giornali erano pieni di annunci tipo “ex pop star cerca qualunque lavoro purchè serio. No la mattina!!”.
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Martedì 17 Gennaio 2012 14:06
Addio Fruttero, mi ha insegnato la leggerezza
«Il Manzoni… bisogna leggerlo, assolutamente». Se n’è andato con il suo scrittore preferito sulle labbra, Carlo Fruttero. E con un sorriso, perché nelle ultime settimane sorrideva sempre. Sorrideva e viaggiava. Chiudeva gli occhi e andava in Inghilterra, in Cina, in Giappone, ma anche a Passerano e a Canelli. In posti dove non era mai stato e in altri che non visitava da tempo. Cosa ci andasse a fare, lo sapeva soltanto lui. Quando tornava indietro, non si perdeva nel racconto dei particolari. Diceva solo che aveva visto una certa strada, una certa faccia, un ricordo oppure un sogno ancora mai sognato. Aveva fretta di partire di nuovo. «La borraccia, riempitemi la borraccia. E la valigia. È pronta la mia valigia? Insomma, sbrigatevi. Quando mi portate via di qui? Devo fare un altro viaggio, devo andare a Torino!».
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