Fin dal Medioevo le persone che necessitavano di ferro si cibavano di mele nelle quali erano stati inseriti dei chiodi; gli acidi contenuti nella mela (soprattutto gli acidi malico e citrico) sciolgono infatti il ferro del chiodo e pertanto la mela stessa si arricchisce di questo prezioso metallo. Un buon rimedio per stimolare l'assimilazione del ferro consiste nel procurarsi da sei a otto grossi chiodi di ferro non zincati, quelli cioé che possono arrugginire. I chiodi vanno sterilizzati per alcuni minuti in acqua bollente e poi inseriti in una mela biodinamica (o biologica) che dopo 24 ore, una volta liberata dai chiodi, potrà essere mangiata; i chiodi vanno poi inseriti in una nuova mela per il giorno successivo. Non bisogna farsi impressionare dal fatto che la mela si presenta nera nei punti di inserimento dei chiodi, il sapore é quasi invariato.