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SENZA PAROLE

Angi, al rientro dalla giornata di gioco al centro estivo.

Amore, sei stanca?
Si. (e poi scocciata)
Uffa, ma quando arriva papà?
Allora! Stanchezza e Impazienza sono due emozioni distinte!
E infatti io ce le ho tutte e due.
Sono impaziente perché non vedo l’ora che arriva papà così possiamo andare a casa perché sono stanca.


COLPE GENETICHE

Amore! Come è andato il secondo giorno di scuola?
Mmmm … abbiamo fatto i test … e ho preso 5.
Uhhh! 5?????
Mamma! E’ solo un test, perché ti spaventi così tanto?
Sei tu che mi hai abituata a tutti 7, 8 e 9 … e così se prendi un cinque mi spavento. Se tu avessi preso qualche cinque prima io ero più pronta.
Mamma, ma non è niente …
Lo so, lo so, ma mi dispiace per te … guarda che anch’ io ho preso dei 5 quando andavo a scuola.
A me non dispiace. E’ solo il primo test e poi era di analisi grammaticale: non è colpa mia!
Come?
Mamma, è genetico!
Né tu né papà siete bravi in analisi grammaticale e quindi non è colpa mia: è genetico!


FIGURINE

Compero un pacchetto di figurine ad Angelica, lei le apre:

Mamma! Di questa c’ho il TRIPLONE! (rido)
Ce l’ho per tre volte! Una sull’album e due doppi! E a Martina gli serve …
Con uno dei miei triploni finisce mestieri animali.

Ogni tanto succede.

Un liceale in vacanza, a passeggio sul lungomare di qualche cittadina ligure, incrocia lo sguardo di una coetanea. Lui è un Eugenio di Cusano Milanino, lei un’Ofelia di Rivalta Torinese. Insieme sono una storia d’amore, la prima per entrambi. Ma le vacanze finiscono, le famiglie e le distanze stemperano gli entusiasmi, le comunicazioni rigorosamente cartacee (siamo negli Anni 50), che celano i messaggi di passione sotto i francobolli, col tempo si diradano. Eugenio e Ofelia si perdono, trovano i compagni delle loro vite e costruiscono famiglie resistenti. Passa mezzo secolo, anche di più, e i fidanzati dell’adolescenza sono diventati due vedovi anziani. Ofelia incontra casualmente un vecchio vicino di casa che è tuttora in contatto con Eugenio...