Da lungo tempo si è discusso e lavorato in Parlamento per il rinnovo della II° Parte della Costituzione Italiana cioé delle strutture politiche del nostro Paese. Se tale riformulazione è importante, fondamentale è- secondo noi - la revisione dei Principi fondamentali e della I° parte.
Tali articoli, formulati sessant’anni fa - dopo la liberazione dalla dittatura e dalla guerra - si riferiscono alla libertà del cittadino escluso però dal contesto ambientale. Oggi che l’evoluzione eco-culturale riconosce un diverso ruolo dell’Uomo nella biosfera, diventa quasi una necessità rivedere alcuni articoli in modo da rivalutare il cittadino non solo nei rapporti civili e sociali, ma anche nei suoi nuovi stretti rapporti con l’ambiente e le specie viventi.
Se è vero che, di fatto, molte leggi sono state promulgate per le aree protette, l’impatto ambientale, la tutela degli animali in estinzione e domestici, è anche vero che nel terreno culturale sono carenti una conoscenza e una coscienza delle relazioni esistenti tra l’uomo e l’ambiente.
Le nuove teorie della matematica, della fisica, della biologia (teoria della complessità, del caos, dell’autopoiesi, di Gaia) propongono, in sintesi, una visione nuova dell’Universo, la quale considera la natura e gli esseri viventi non come entità isolate ma come <sistemi viventi> in cui ogni singolo individuo - se pur autonomo - è interconnesso in trame infinite di relazioni.
La reintegrazione dell’Uomo - uscito dal suo isolamento biologico e culturale finora distruttivo - nella "rete della vita" è necessaria per la sopravvivenza sua e della vita stessa.