La società civile si mobilita e lancia un appello
Intimidazioni e minacce al fondatore di "Ammazzateci Tutti"
Aldo è un giovane giornalista calabrese, ha 26 anni, e si guadagna da vivere scrivendo e collaborando (da precario) con Rai Educational.
Nel 2005 il suo nome è rimbalzato agli onori delle cronache per aver ideato lo slogan “E adesso ammazzateci tutti”, simbolo delle battaglie e della rivoluzione silenziosa avviata contro la ‘ndrangheta da quei ragazzi che insieme a lui saranno ribattezzati “i ragazzi di Locri”.
Nel giro di qualche mese molti di loro torneranno alla vita di ogni giorno, altri finiranno assorbiti dalla politica. Aldo no. Dall’alto dei suoi 19 anni lui sogna in grande, e vuole fare di quello slogan una vera forza organizzata, slegata da vincoli ideologici appartenenti al passato, una forza che guardi a tutti quei ragazzi e quelle ragazze che, come lui ed i suoi amici, sognano un’italia libera dalle mafie e dalla criminalità organizzata. Li conosce un po’ per strada ed un po’ tra le decine di assemblee organizzate in tutto il Paese. Nasce così “Ammazzateci Tutti”.