Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

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Osteria del Vaticano

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In alcune redazioni molto supponenti e poco sportive, quando un altro giornale trova una notizia in esclusiva (“scoop”), invece di riprenderla per farla conoscere ai propri lettori citando la fonte, si fa come la volpe con l’uva (voce del verbo “rosicare”). Si va a caccia di qualcuno che smentisca per dire: “La notizia è falsa. Del resto, se fosse vera, la sapremmo anche noi, anzi l’avremmo saputa per primi”. L’altra sera, appena Santoro e Ruotolo hanno preannunciato lo scoop di Marco Lillo, i rosiconi si sono messi subito all’opera. La loro speranza era che il documento pubblicato dal Fatto fosse falso. Purtroppo padre Lombardi ha confermato che è autentico, anche se contiene “farneticazioni che non vanno prese sul serio”. Ma allora perché far leggere al Papa farneticazioni da non prendere sul serio? Per fargli uno scherzo? Forse perché il mittente è un cardinale e riferisce le parole di un altro cardinale. Se ci sono cardinali farneticanti, forse è il caso di pensionarli. In ogni caso, per quel che riguarda il Fatto, una volta confermata l’autenticità del documento, nessun’altra “smentita” è possibile.

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Whitney Houston ciao

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Negli anni in cui ebbe grande successo cinematografico, televisivo, di critica e di voce, io l'ascoltavo. Era la star, una voce e una donna bellissima, come del resto lo era sua zia Dionne.

La canzone che più ricordo - non una canzone bensì una poesia - imparata a memoria e mai più scordata, cominciava con "I believe the children are our future" e se vi va di riascoltarla insieme ho tradotto il testo più sotto così che possiate capire il perché.

Si chiama The Greatest Love of All.

Ciao Whitney Houston.

 

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La vittima e i vescovi

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CITTA' DEL VATICANO - ''Ho iniziato a guarire il giorno in cui il mio violentatore ha riconosciuto davanti al giudice la propria responsabilità e ha ammesso le sue colpe''. "Ci avevano assicurato che  i casi di pedofilia nel clero era solo un problema americano. Ma si sbagliavano perché come si è visto è una vergogna mondiale". "Aiutare prima di tutto le vittime di quei sacerdoti che, col loro comportamento, hanno fatto loro tanto male, tradendo anche la Chiesa". Confessioni, solenni mea culpa, proponimenti, altrettanto solenni, per varare misure preventive affinché lo scandalo della pedofilia tra il clero non si ripeta mai piu'. La Chiesa cattolica davanti al dramma delle violenze sessuali sui bambini da parte del clero "deviato", ma troppe volte in passato "tollerato" dalle gerarchie ecclesiastiche. Se ne parla al simposio internazionale in corso alla Pontificia università Gregoriana  -  l'ateneo dei gesuiti  -  alla presenza di delegati, vescovi, monsignori, preti e religiosi, in rappresentanza di 110 conferenze episcopali e i superiori di 30 ordini religiosi.

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Crozza "copione" e il gregge di Saviano

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Anche la tv, nel suo piccolo, sa porre grandi questioni, non facili da decifrare. Primo problema: si copia o non si copia? Il caso Crozza è un caso di scuola: secondo alcuni il cosiddetto «popolo del Web» avrebbe smascherato Maurizio Crozza, reo di aver furbescamente attinto le battute della sua ultima copertina di «Ballarò» direttamente da Twitter, «rubando» qua e là battute divertenti. Secondo il deputato Pd ed ex presentatore tv Andrea Sarubbi, Crozza «avrebbe fatto spesa proletaria su Twitter». Secondo altri Twitter è come il bar: uno passa, sente una battuta e la fa sua, «perché una buona parte delle battute comiche - ha scritto Michele Serra - è "res nullius", come i pesci del mare».

Il problema è questo: come mai il «popolo del Web» (esecrabile espressione), che ogni giorno si lamenta perché il copyright, a suo dire, danneggia la circolazione delle idee e della conoscenza (insomma, vorrebbe scaricare tutto gratis: film, libri, canzoni, articoli), s'indigna così clamorosamente appena si accorge che uno «ruba» una battuta dal Web?

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KDS

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Si chiama Kinetic Drive System (Kds) e promette di dimezzare i consumi di carburante, abbattere le emissioni del 60 per cento e allungare la vita del motore dell’80 per cento. L’invenzione porta la firma di Leonardo Grieco, un meccanico di lungo corso di Saltrio (Varese), uno di quelli che si è “guadagnato i galloni in officina – come dice lui stesso -, in anni di lavoro”, sporcandosi le mani oltre ad usare la testa.

Oggi il suo Kds, dopo essere stato brevettato, ha ottenuto dalla motorizzazione svizzera l’autorizzazione ad essere montato sui veicoli e in un’officina del Canton Ticino è già possibile farselo installare per poco meno di 2 mila euro. Per un non addetto ai lavori non è semplice intuirne il funzionamento, ma in buona sostanza il Kds è composto da una centralina che interviene sul meccanismo della frizione. “Una volta accelerata la massa – spiega l’inventore – la macchina resta su un numero di giri ottimale e ad ogni cambio di marcia, grazie a questo sistema si risparmiano 700 giri motore. Infatti, mentre normalmente si scende al minimo di giri, qui si utilizza il motore soltanto quando dà la coppia migliore, fra i 1700 e i 2300 giri. Praticamente a parte lo spunto iniziale, la macchina viaggia quasi sempre a basso regime, basta dare un colpo di gas ogni tanto e ci si mantiene a velocità di crociera. Il pedale della frizione non c’è e per cambiare si usa solo la mano”.

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