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di Valeria Ballarati

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Se tutti fan bene il loro ...

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Sai son carpentiere, so far bene il mio mestiere

lo capisce anche un demente, che far le cose bene, poi conviene

basta niente, onestamente

tu, tu che fai il cemento

mettine tanto e stai contento,

che poi vedrai la soddisfazione che avrai, che orgoglio

rispondere alla domanda

SI! é fatto come Dio comanda!

Tu, tu che sei l'utente

non dovrai più temere niente

e capirai che il Paese

può migliorar davvero

se tutti fan bene il loro

di più, di più, di più ...


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Buona Pasqua

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Vi racconto come il pensiero può farvi ammalare o guarire

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Enzo Soresi, tisiologo, anatomopatologo, oncologo, già primario di pneumologia al Niguarda di Milano.

Nel libro Il cervello anarchico racconta casi di persone uccise dallo stress o salvate dallo choc carismatico della fede. Dopo una vita passata a dissezionare cadaveri, a curare tumori polmonari, a combattere tubercolosi, bronchiti croniche, asme, danni da fumo, il professor Enzo Soresi, 70 anni, tisiologo, anatomopatologo e oncologo, primario emerito di pneumologia al Niguarda di Milano, ha finalmente individuato con certezza l’epicentro di tutte le malattie: il cervello.
Negli ultimi dieci anni, cioè da quando ha lasciato l’ospedale per dedicarsi alla libera professione e tuffarsi con l’entusiasmo del neofita negli studi di neurobiologia, ha maturato la convinzione che sia proprio qui,nell’encefalo, l’interruttore in grado di accendere e spegnere le patologie non solo psichiche ma anche fisiche.

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Ciao Pino

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napul'é mille culure
napul'é mille paure
napul'é 'a voce d''e criature
che saglie chianu chiano
e tu saje ca nun si sola

napul'é nu sole amaro
napul'é addore 'e mare
napule e' 'na carta sporca
e nisciuno se n' emporta
e ognuno aspetta 'a sciorta...

napule e' 'na cammenata

dint''eviche mmiezo all'ate
napule e' tutto nu suonno
e 'a sape tutt''o munno
ma nun sanno 'a verita'...

Pino Daniele, Napul'é

 

Buone Feste!

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Ciao Franco

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Addio a Franco Bomprezzi, presidente della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), scrittore e giornalista.

Bomprezzi, che viveva da sempre su una sedia a rotella perché affetto da osteogenesi imperfetta, si è spento giovedì mattina a Milano dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale Niguarda. Scriveva per il mensile e quotidiano online del terzo settore Vita e teneva, sul sito del Corriere della Sera, il blog collettivo “InVisibili”. Tra i suoi libri ci sono “La contea dei ruotanti” (1999) e “Io sono così” (2003). Nel 2005 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro e nel 2007 è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano.

“Non ci sono parole per esprimere la mia profonda tristezza e quella di tutta Milano per la scomparsa di Franco Bomprezzi”, ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Un amico, un uomo estremamente coraggioso, che ha condotto difficili e importanti battaglie con grande tenacia e senza perdere mai il sorriso”. “La sua spiccata ironia – ha aggiunto – ha contagiato tutti ed è uno dei ricordi più belli che mi porterò sempre nel cuore. Mi ha tenuto per mano molto spesso, donandomi preziosi consigli e sono certo che anche in futuro continuerò a sentire il suo sostegno e il suo sguardo saprà guidarci per una città che sia di tutti e per tutti, come diceva lui, nessuno escluso”.

“Franco era un punto di riferimento per tutte le persone con disabilità e per tutti coloro che lottano per i diritti”, ha commentato Maria Villa Allegri, vicepresidente della Ledha. Alla memoria di Bomprezzi verranno dedicati il convegno e il concerto già in programma venerdì per la conclusione della campagna “I diritti non si pagano.. ma costano”.

Fonte

 

Screenplay Writer

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Sono una persona curiosa; molto curiosa. Fin da quando ero piccolo, se leggevo una parola di cui non conoscevo il significato prendevo il vocabolario e lo cercavo. Se sentivo il nome di un personaggio storico o anche semplicemente famoso, mi documentavo subito su di lui. Poi con Internet è diventato tutto ancora più facile.
Capita spesso che le persone che incontro mi chiedano che lavoro faccio.
- Lo sceneggiatore, - rispondo.
- E cosa sarebbe?
- Scrivo i film.
Silenzio.
- Le battute che dicono gli attori.
Silenzio.
- E poi invento la storia.
Silenzio.
- Tutta la trama. Tutto quello che succede in un film, lo scrivo io.
A quel punto l'interlocutore ha capito. Mi guarda tra il perplesso e l'ammirato, poi, annuendo, chiude la conversazione con un invariabile: - Allora hai molta fantasia.


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La Medicina Personalizzata

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Le emozioni. Che fanno tremare la voce. E la scienza. Che la rende inflessibile. E chi ha detto che non possono diventare la stessa cosa? Basta parlare con Ketti, ricercatrice allo Ieo, l’Istituto europeo di oncologia, sedersi in ascolto della sua vita e dei suoi progetti e ci si convince che è possibilissimo. Conquistati da quella che, tra parole e gesti e sguardi, si rivela alla fine come l’anima appassionata di un progetto di ricerca, di un’idea di professione. “Ketti: si scrive proprio così, mio padre mi spiegava che quando aveva dato il mio nome all’anagrafe lo avevano scritto in questo modo. Era l’epoca dei Pooh, di "Piccola Katy". Il padre, Fiore. Torna spesso la sua figura nel racconto commosso di questa scienziata “a tempo determinato”. Dipendente della Montedison di Porto Marghera e come altri suoi colleghi colpito da tumore. Al duodeno. “Non abbiamo mai voluto indagare se all’origine ci fosse quello stabilimento, anche perché poi lui cambiò e andò alle Fs. L’ho seguito nella sua malattia. E lì ho imparato da figlia il rapporto crudo e brutale che un medico può stabilire con un paziente e con la sua famiglia. Ci fu l’operazione. Chiesi al chirurgo come andasse. Lui mi rispose così: ‘L’operazione è finita. Lei preghi e incroci le dita’. Non bastarono le preghiere”.

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Orte in cantina 2014

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*Orte in Cantina* é una manifestazione organizzata dall'Associazione The Grove in collaborazione con la Pro Loco Orte, il Comune di Orte, la Provincia di Viterbo, la Regione Lazio e l'Associazione Romana Sommelier.

Ha come protagonista il vino e il cibo, la gente ed il suo territorio con l'obiettivo di realizzare un connubio tra cucina, cultura ed arte attraverso percorsi enogastronomici. Pur nata nell'autunno 2007, Orte in cantina è già uno degli eventi più attesi della Tuscia.

Si svolge ogni anno l'ultima domenica di novembre e la prima domenica di dicembre.
Principale manifestazione dedicata al vino è interprete delle più interessanti proposte enologiche, offrendo un'esperienza di grande interesse socio-culturale. Un percorso enogastronomico per appassionati, ma sempre di più per intenditori.

L'itinerario attraversa l'intero Centro storico e consente, in una giornata, di visitare suggestive cantine del borgo con la possibilità di degustare cibi gustosi e vini di qualità.

Ogni partecipante riceve all'ingresso una sacca portabicchiere, un bicchiere riserva degustazione ed un badge con la mappa del percorso.
Le tappe si susseguono l'un l'altra, dall'antipasto al dolce, attraverso un rigoroso abbinamento di vini fino ad arrivare nella Piazza centrale, Piazza della Libertà, dove si preparano cartocci di caldarroste, vino e si invitano i partecipanti ai giochi di strada.


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Julia & Julie

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Se vi state chiedendo cosa ci fa un film di cucina tradizionale francese per americani in un blog di tipo vegano posso spiegarvi.

Dietro suggerimento di una donna che non mi conosce - ci siamo incontrate per caso su facebook - questa sera ho guardato il bel film Julia & Julie della grande Nora Ephron e ho ricordato qualcosa di molto importante:

non devo scoraggiarmi in nessuna occasione.

Cioé, non é che non lo sapessi, lo sapevo eccome e solitamente per carattere sono piuttosto combattiva ma, é così, a volte ci si dimentica. Non si pensa più, si lascia correre, si ritorna a farsi assorbire dalla vita di tutti i giorni - dal lavoro, dagli impegni, dalla famiglia - lasciando da parte i progetti in cui si crede, ai quali teniamo maggiormente, quelli che ci riempiono la vita dandoci gioia nel realizzarli. Capita. Si, capita, ma non é che poi uno viva proprio benissimo: c'é sempre quel qualcosa di irrisolto, quell'alone di tristezza senza apparente ragione che ti cambia l'umore e rende la vita meno bella.

Poi un giorno succede qualcosa di inaspettato (come ad esempio vedere un film consigliato da una sconosciuta)  per accorgerti di cosa stava accadendo, ed era proprio quello che ci voleva, quasi l'attendevi, ti senti subito meglio e la voglia di rimetterti in gioco ritorna. La chiave giusta nella serratura e la porticina chiusa si riapre.

Non c'é posto per lo scoraggiamento. Non se si desidera veramente qualcosa.

Sembra una legge naturale: non puoi sfuggire a ciò che desideri davvero.  Ricordiamocelo.

v.b.



 


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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoni 22 Semola

 

ELM

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