Martedì 08 Febbraio 2011 00:00
Presentata a Roma la seconda edizione del volume che raccoglie, in 35 schede, le vicende dell'aggressività umana attualmente in corso. I pacifisti italiani chiedono che si rendano noti gli orrori e le motivazioni, anche le più nascoste di GIAMPAOLO CADALANU ROMA - Il rumore delle armi è soffocato, troppo lontano dalle nostre case. Nei telegiornali le immagini dei bambini soldato o dei corpi offesi dalle bombe durano pochi secondi, senza fissarsi nella memoria. Della guerra e del suo racconto resta poco: lo sforzo di una piccola parte della stampa, che cerca di ragionare sulle ragioni degli scontri, sugli interessi in palio, sulla motivazione delle parti. Per questo uno strumento di base come l'"Atlante delle guerre e dei conflitti" è prezioso. È un progetto allo stesso tempo umile e ambizioso, nato per riempire una lacuna e fornire una prospettiva per comprendere il presente.
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Lunedì 07 Febbraio 2011 00:00
" In ogni caso, come le dicevo, i miei parenti hanno sempre parlato con gli animali e ci si sono sempre intesi quasi meglio che con i cristiani. Mio nonno faceva il carrettiere da giovane e il suo cavallo era per lui un fratello. Non le dico i cani da caccia, che tutti i miei zii hanno sempre trattati come figli. Le vacche poi, sono state il vero amore nostro. Non c’è un Peruzzi che non abbia amato più le sue bestie che le sue mogli. O almeno le bestie gli hanno sempre obbedito più delle mogli e non c’è una bestia sola che ci abbia mai risposto come rispondevano queste. Mai una moglie che ad un certo punto ci sia riuscito di far tacere e far restare zitta. Niente da fare. Sempre a noi tocca. Sono loro le vere bestie nostre, mentre quelle altre bastava che i miei zii le chiamassero e subito rispondevano...
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Domenica 06 Febbraio 2011 00:00
Ci sono tanti modi di fare violenza su una donna. Alcuni sono addirittura legali. Le Mutilazioni Genitali Femminili sono una pratica crudele che ogni giorno fa 8000 giovani vittime.
Ora dipende anche da te.
Puoi lasciare che quest’orrore continui oppure puoi firmare perché una risoluzione ONU nel 2011 metta al bando queste mutilazioni, per sempre.
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Venerdì 04 Febbraio 2011 15:13
Hai firmato anche tu l'appello per dire basta. Ecco, siccome uno dei problemi del nostro Paese è la memoria, abbiamo pensato di non affidare solo al web le 70mila firme. Abbiamo deciso di trasferirle tutte - si', proprio tutte - sulla carta. Proprio come già avevamo fatto per la campagna a sostegno di Roberto Saviano. Proprio come si usa fare quando l'impegno che si assume è solenne. Sul giornale di domani, in un inserto speciale di 12 pagine, pubblicheremo tutte le firme, e dunque anche la tua. Una firma che è un mattone del gigantesco argine che abbiamo cominciato a costruire contro la volgarita', la violenza, il cinismo. Se non ora, quando?
Concita De Gregorio
Venerdì 04 Febbraio 2011 00:00
LA NOTIZIA
VANCOUVER - Una mattanza di cani. Massacrati a colpi di coltello perché non servivano più. Arriva dal Canada questa storia di atrocità contro gli animali. Un centinaio di Husky che erano stati impiegati come cani da slitta per i turisti durante i Giochi invernali di Vancouver del febbraio dell'anno scorso, sono stati uccisi per ragioni puramente economiche: le due società che avevano venduto ai turisti le escursioni in slitta, Outdoor Adventures e Howling Dogs, non avevano più bisogno dei cani, perché la richiesta di gite era calata dopo le Olimpiadi invernali. A quel punto i cani erano diventati un costo.
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Giovedì 03 Febbraio 2011 00:00
IL MASCHIO italiano schierato con le donne che si ribellano all'offesa della loro dignità? Tale è la sfida allo stereotipo del vitellone nazionale, da esporlo come minimo a sospetti e ironie. Il furbacchione si trincera dietro alle suore e alle femministe solo ora che c'è di mezzo Berlusconi, altrimenti... È roso dall'invidia per il maturo dongiovanni; si ricicla bacchettone dopo aver predicato la libertà sessuale; spia dal buco della serratura il bottino che mai riuscì a procacciarsi. Traduce la frustrazione in moralismo.
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Mercoledì 02 Febbraio 2011 00:00
Come un pugno sullo stomaco. La puntata di Presa diretta, andata ieri in onda sulla Terza rete, ha fornito un affresco a tinte fosche della politica italiana. Bella perchè riesce a far emergere figure di amministratori capaci di lavorare per l'interesse della collettività. Ma al contempo brutta perchè emargina ed isola chi si mostra intransigente nei confronti della corruzione e del malaffare dilagante. Sindaci in prima linea e soli. Come Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica nel Cilento, ucciso cinque mesi fa.
Alla figura di Vassallo il programma di Jacona dedica grande spazio. Il Sindaco – Pescatore, simbolo della difesa dell'ambiente e di un territorio minacciato dalla speculazione edilizia. E dalla droga. Gli inquirenti stanno seguendo numerose piste, ma l'idea che si può avere dalla ricostruzione di Presa diretta, è di interessi convergenti che hanno portato all'uccisione di Vassallo. Troppo scomodi i suoi “no” contro quelle costruzioni che avrebbero violentato il Cilento.
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Martedì 01 Febbraio 2011 00:00
Direi che é il caso di rispondere all'appello di Concita De Gregorio. E già che ci sono vi invito anche a leggere il suo ultimo libro "Malamore".
Dove siete donne? Diciamo: «Ora basta»
Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. È il momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? È il momento di dire: «Ora basta»
Concita De Gregorio
FIRMATE ANCHE VOI http://www.unita.it/firmedonne/
Lunedì 31 Gennaio 2011 00:00
Questo lavoro nasce della necessità di offrire nell’ambiente scolastico l’opportunità a tutti i bambini di sentirsi parte di un gruppo. A volte le diversità culturali, etniche, geografiche e di stili di vita possono creare degli abissi nei rapporti interpersonali. I bambini hanno come riferimento sociale la famiglia e subito dopo la scuola… ma cosa fare quando a scuola il circolo sociale diventa un nemico? Quando i nostri figli si sentono esclusi o fuori luogo? Non arrendetevi, esiste sempre il modo per migliorare la situazione, basta un po’ d’immaginazione e buona volontà. Famiglia e Scuola dovrebbero lavorare mano nella mano per creare uno spazio adatto e accogliente. Educare i figli nella tolleranza, nel rispetto delle diversità e approfondire con loro il discorso della necessità di essere se stessi è un lavoro che deve iniziare a casa per continuare senza fermarsi anche nella scuola.
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