GERUSALEMME – In fondo, è la vecchia storia del cane in chiesa. E di chi cerca di cacciarlo fuori a sassate. Ma com’è per molte cose che accadono a Gerusalemme, specie se c’è di mezzo la religione, la storia è nata come un passaparola ed è presto diventata l’ennesimo, piccolo caso politico. Tutto nasce da una notizia pubblicata da Hadrei Haredim, sito web che si occupa degli ebrei ultraortodossi: una corte rabbinica di Gerusalemme ha stabilito che un randagio venga lapidato a morte. Motivo: c’è il sospetto che l’«immonda bestia» sia la reincarnazione d’un famoso avvocato, un laico impenitente, da più di vent’anni rimasto nella memoria della comunità di Mea Shearim - il quartiere degli ebrei ultraortodossi nella capitale – per avere all’epoca offeso i giudici del rabbinato locale.
REINCARNAZIONE - L’avvocato è morto da un pezzo, dice il sito, ma il rabbino estremista Avraham Dov Levin non ha mai dimenticato l’onta ...