Mercoledì 03 Ottobre 2012 11:00
Buca le gomme all'auto di un disabile perché costretto a spostare la sua Jaguar Il presidente dell'Aler di Lecco Antonio Piazza viene invitato dal Pdl a dimettersi, ma lui: «È ingiusto»
Aveva parcheggiato la sua Jaguar in un posto per disabili. Non solo. Costretto a spostare l'auto dai vigili urbani chiamati dal disabile, si era vendicato bucando le gomme della macchina del portatore di disabilità una volta che gli agenti si erano allontanati. Protagonista di questa vicenda il presidente dell'Aler di Lecco (Azienda lombarda per l'edilizia residenziale) Antonio Piazza, che martedì è stato sollecitato dal suo partito, il Pdl, a dimettersi.
LE TELECAMERE - Il disabile, intenzionato a parcheggiare, aveva trovato il suo posto auto occupato dalla Jaguar di Piazza. Seccato, aveva chiamato la municipale affinchè multassero l'automobilista indisciplinato ...
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Mercoledì 03 Ottobre 2012 00:00
E bravi "GINI & GINE" ... Peccato che siamo lontani !
Martedì 02 Ottobre 2012 00:00
Anna e Massimo, e la loro storia d’amore.
Un romanzo autobiografico che rivela l’intensa felicità e sofferenza di una coppia, una storia che potrebbe riguardare chiunque se non fosse che l’autrice è Anna Pavignano, grande sceneggiatrice cinematografica, e lui è l’indimenticato Massimo Troisi. Il pretesto è il ritorno alle scene di Massimo ma la realtà è che vuole raccontarci di lei, di lui e di quel pezzo di vita vissuto insieme, nel tentativo di rimettere in asse episodi, caratteri, ingiustizie.
Non ci risparmia nulla dei suoi sentimenti. In un passaggio dice: “Non è facile andare a mettere le mani in cose messe via da tempo. Sembra di afferrare qualcosa di leggero e invece pesa, lo credi vuoto e invece è ancora pieno. E’ quasi un tormento, ogni volta, avvicinarsi a quella specie di pozzo senza fondo che è una storia d’amore. Anche se credevi che tutto fosse stato dimenticato. Proprio perché credevi che tutto fosse stato dimenticato. A parlare dell’amore passato le bisce nella pancia, coi loro balletti, mi danno un bruciore che somiglia alla paura per l’imminenza di un pericolo. Come a levare un mattone che sta alla base di un edificio per studiarne la forma e la consistenza. Paura che crolli tutto.”
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Lunedì 01 Ottobre 2012 00:00
La grande distribuzione vive sulle spalle dei soggetti più deboli della filiera, i produttori, su cui scarica il rischio d'impresa con pagamenti a 120 giorni. Il governo Monti se mosso, incontrando resistenze
Verso la fine degli anni Settanta comincia a svilupparsi in Italia la grande distribuzione organizzata (Gdo). Secondo alcune analisi, fra produttori e consumatori esistevano problemi di approvvigionamento: con questa motivazione, si sviluppa un nuovo modello.
Penso però che già allora vi erano almeno altri due motivi che avremmo capito dopo: l'investimento di capitali in un' attività altamente redditizia per la gestione della liquidità, e lo sfruttamento immobiliare e edilizio, che sottrae terreno agricolo a scopi speculativi.
Inizia cosi la rottura definitiva del rapporto diretto fra la produzione e il consumatore: la Gdo -di fatto- sceglie per gli uni e per gli altri, creando un vuoto d'informazione fra i due pilastri dell'economia reale e solidale.
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Sabato 29 Settembre 2012 00:00
CISTITE ... CHE FASTIDIO!
Sabato 6 Ottobre - dalle 9 alle 13
parleremo degli alimenti che si possono assumere al fine di EVITARE LA CISTITE oppure di come si può superare al meglio il problema.
Gianfranco Longo è un educatore alimentare per il Fitness e Socio-Istruttore FIF (Federazione Italiana Fitness). Socio SSNV (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana) è moderatore del Forum Informazione Alimentare. www.informazionealimentare.it/forum
Venerdì 28 Settembre 2012 00:00
Quando si diventa disabili, come mi è successo un paio di mesi fa dopo l’amputazione del piede sinistro a causa di un’infezione mal curata da un primario romano del Policlinico Tor Vergata, la prima reazione istintiva è la rabbia. Ma presto ti accorgi, anche grazie ai consigli del nuovo medico curante, il professor Luca Dalla Paola dell’ospedale Maria Cecilia di Cotignola, in provincia di Ravenna, che c’è un antidoto ben più efficace: la forza della volontà.
OSTACOLI MAI VISTI PRIMA - Solo così puoi sopravvivere ai mille ostacoli che si frappongono ogni giorno alla vita in carrozzella, specie in una città come Roma: dai passi carrabili ostruiti ai parcheggi per disabili occupati da abusivi, dai marciapiedi invasi da tavolini e sedie fino ai patiti dei cellulari che ti travolgono mentre scrivono sms. I paradossi che ti capitano sembrano assurdi e inverosimili finché non li vivi in prima persona. Come quando l’Inps mi convoca per la prima visita di controllo sull’invalidità civile, in pieno agosto, con un caldo torrido da deserto del Sahara.
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Giovedì 27 Settembre 2012 00:00
Caro Professore,
cosa non le é piaciuto di Pechino Express?
A me qualcosetta: il conduttore chiamato "principe"; l'insostenibile e continuo lamentio radical chic di Simona; l'utilizzo degli animali indiani ai fini dello show.
Usare gli uomini e le donne in tv può andare, finché loro acconsentono, ma gli animali non possono scegliere e la gara coi carri tirati dai buoi é stato un passo indietro di secoli, alle corse con le bighe al colosseo. I poveri miti animali spronati ai fini dell'immunità dei concorrenti sono stati uno spettacolo misero, al quale non ho voluto partecipare e così sono andata a prepararmi una tisana.
Ma la sfida é proseguita e il bello doveva ancora arrivare ...
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Mercoledì 26 Settembre 2012 00:00
Ho compiuto 83 anni. Non sono per niente stanca. In questo periodo si lavora poco in teatro. Qualcosa devo pur fare. M’è venuta voglia di fissare avvenimenti lontani che hanno avuto importanza estrema nella mia vita. Ecco, lascio che il cervello spinga le dita a battere sulla tastiera del mio adorato computer, senza interferire. Facciano loro. Sto preparando per la Einaudi 18 nostre commedie inedite. E’ una bella lavorata che faccio con ardore. Tutta la mattina per loro. Poi me ne vado al mare e a giocare a burraco.
Sono nata figlia d’arte: famiglia di attori. I capostipite dei Rame risalgono alla fine del ’600, nel pieno fiorire della Commedia dell’Arte. Quando sono venuta al mondo il gruppo era formato da due famiglie: la mia e quella dello zio Tommaso. Sette femmine e tre maschi. Mio padre era il capocomico ma chi decideva sulle questioni fondamentali era mia madre Emilia. Questo suo ruolo si distingueva dal mazzo di chiavi che le pendeva dalla cintura. In casa teniamo ancora una grande sua foto degli anni ’20: una donna alta, slanciata, volto aristocratico issato su un lungo collo, cappelli ampi di gusto francese, abiti che si confezionava da sé e le conferivano un’eleganza straordinaria.
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Martedì 25 Settembre 2012 00:00
Caro Beppe,
sarà una settimana che in home page del Corriere troviamo uno, quando non due, banner con il nuovo tatuaggio di Rihanna. Ora, che sia di Rihanna conta poco, così come conta poco se è di una Boccoli o di lady Totti la poca stoffa che salva le apparenze in spiaggia.
L’home page è il passaggio obbligato, quando non l’unico, per le notizie di un giornale.
Tanto si parla di far leggere i ragazzi, dei giornali a scuola, dei bambini con il quotidiano. Nell’epoca della lavagna interattiva – senza la quale pare impossibile frequentare le elementari – si può ipotizzare che qualche bambino o ragazzino abbia la possibilità, la volontà o il dovere (per compito) di entrare nel sito di un quotidiano.
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Lunedì 24 Settembre 2012 00:00
VASCO ROSSI: QUANDO DIVENTA DIFFICILE RASSEGNARSI AL DECLINO. UNA PENA
Vasco Rossi è uno dei peggiori esempi che un uomo (lasciamo perdere il cantante) possa fornire. A parte il suo vissuto troppo "spericolato" in fatto di regole e polveri, troppo spesso di esempio per giovani e giovanissimi, dobbiamo soffermarci tristemente sul suo presente.
Un uomo sensato, che sia o meno credente, sa rassegnarsi alla vecchiaia, al peso degli anni, anche alle malattie. Vasco, emanazione satanica, sembra vivere in un mondo di orgoglio e quello che è peggio pretende di manovrare come un burattinaio, via social network, i suoi fans. Poverini loro, in buona fede, ci credono. E non hanno compreso che si tratta del funereo, meritato, dissoluto canto del cigno di un uomo che a parte qualche strimpellatura, ha denunciato un clamoroso fallimento etico del quale dovrà rendere conto a Dio. Per lui vale la frase pronunciata a Giuda: meglio per Lui non essere mai nato e siccome ha dato e dà scandalo, sarebbe opportuno che si leghi una corda ... al collo con relativa macina togliendo il disturbo?
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