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di Valeria Ballarati

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Il giovedì sera ... Cineforum.

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Vi piace il cinema d’autore? A me da matti.

L' abitudine ai film di qualità é nata circa vent'anni fà, da quando vidi la prima rassegna al Cinema-Teatro Manzoni di Busto Arsizio grazie ad alcuni amici più acculturati di me.

Adoro questo appuntamento settimanale, è come per gli uomini la serata di calcetto. E mi piace il rito.

Il solito spettacolo delle otto e un quarto, la solita 7° poltrona nell’ultima fila in alto, la solita visuale libera e non a caso: nel posto di fronte al mio manca la seduta.  Le luci soffuse della sala, il velluto bordeaux, i miei rassicuranti vicini di poltrona:  Patrizia e il suo compagno a sinistra, Luisa e suo marito davanti. Con il resto della platea siamo una piccola comunità perchè, chi più chi meno, ci si conosce almeno di vista.

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Più spazio alle galline?!

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MILANO - Il decreto «Salva-Italia» predisposto dal governo Monti e approvato dal Parlamento contiene alcune norme che interessano anche l'ambiente. Vediamo le principali.

GALLINE - Gli allevatori di galline ovaiole dal 1° gennaio dovranno garantire uno spazio di 750 centimetri quadri per animale, secondo la direttiva europea 74/1999. Ciò significa che in 1 metro quadro ci possono stare 13-14 galline (oggi in certi allevamenti si arriva anche a più di 20). Chi non si adegua continuerà l'attività a patto di presentare una documentazione di inizio lavori.

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Il tuo corpo ha bisogno di acqua

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Molte malattie che attualmente affliggono milioni di persone in tutto il mondo, derivano da una semplice causa non riconosciuta: non beviamo acqua a sufficienza! Quando il nostro corpo di tanto in tanto protesta atraverso il dolore, noi chiamiamo questi disperati segnali di sete (disidratazione) asma, diabete, artrite, agina, obesità, morbo di Alzheimer, alto tasso di colesterolo, ipertensione e così via. 

Dopo il mio apprendistato presso l'Ospedale St. Mary, scuola medica dell'Università di Londra, e dopo aver avuto l'onore di essere stato scelto come uno dei dottori residenti, tornai in Iran, dove sono nato, per aprire centri medici e cliniche per i bisognosi. Questo sforzo ebbe molto successo finché il vulcano politico non esplose e delle masse inferocite non abbatterono lo scià ed il governo iraniano. Ci fu poi un risvolto tragico di questo storico evento. Quasi tutte le persone dotate di capacità professionale e creativa che si trovavano nel paese furono condotte in prigione per essere indagate, processate ed eliminate nel più breve tempo possibile. Alcuni vennero fucilati nel giro di alcuni giorni.  I processi rivoluzionari  consistevano semplicemente nell'identificazione, nella dichiarazione di colpevolezza seguita dalla sentenza. Il processo non durava più di dieci minuti. Ad alcuni era concesso un po' più di tempo prima di essere "processati" ed io fui così fortunato da ritrovarmi in questo secondo gruppo.

Ritengo che il ritardo con cui fui sottoposto a giudizio fu dovuto al fatto che le mie capacità di medico erano utili ai dirigenti della prigione.

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Perché viene la febbre? E a che cosa serve?

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Si parla di febbre quando la temperatura corporea supera i 37-37,5°. La febbre è uno dei segnali più comuni di un'alterazione dei parametri fisiologici dell'organismo, in particolare del Centro di termoregolazione che si trova nell'ipotalamo, a causa di una «perturbazione» esterna. «La febbre spesso spaventa perché dà malessere, ma è il segnale di un'iniziale risposta dell'organismo contro le aggressioni, orientata all'eliminazione dell'agente perturbante — spiega Raffaele Manna, direttore del Centro di ricerca sulle febbri periodiche del Policlinico Gemelli di Roma —.

Le cellule del sistema immunitario vengono infatti stimolate dagli agenti infettivi o infiammatori a produrre citochine, sostanze che entrano in gioco quando qualcosa è alterato rispetto alla norma. Una in particolare, la IL-1, agisce sul CTR facendogli aumentare la temperatura di qualche grado oltre il livello normale. Ciò provoca i brividi, che servono a produrre calore, e il senso di freddo, causato dalla vasocostrizione cutanea che riduce la perdita di calore. Quando l'infezione comincia a guarire, il livello stabilito dal "termostato" si abbassa tramite la vasodilatazione cutanea e la sudorazione, che consentono di disperdere una maggior quantità di calore e abbassare la temperatura».

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Una lezione di Gary

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"Infrangere la legge - da Gesù Cristo a Nelson Mandela, da Rosa Parks a Martin Luther King - la legge é sempre stata infranta per permettere cambiamenti sostanziali."

Il relatore di oggi si é laureato in giornalismo alla Oakland University e una laurea in Trasmissioni radio della Specs Howard School of Broadcast Arts.

Si chiama Gary Yourofsky ed ha già vissuto molte terribili esperienze: é stato rrestato una decina di volte ed ha trascorso 77 giorni in un carcere di massima sicurezza.

E' un attivista per i diritti animali, tutto quello che fa lo fa nel nome dei diritti animali.

Gary ha tenuto conferenze in centinaia di scuole americane incluse le Università del Connecticut, del Michigan e Bowling Green.

Oggi é domenica e se avete un'ora di tempo libero potreste vedere la sua lezione agli studenti di Atlanta. Sono parole che vale la pena ascoltare, forse vi cambieranno alcune importanti prospettive.

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Edwige Fenech e i film anni 70

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ROMA - È abituata da anni a stare nelle retrovie, per far quadrare i conti come produttrice. Stavolta si rimette in gioco in prima persona, in un ruolo non da protagonista, però molto significativo. Edwige Fenech torna a recitare ne «La figlia del capitano», nei panni della zarina Caterina II di Russia. La miniserie in due puntate, coprodotta da Rai Fiction e da Immagine e Cinema della stessa Fenech, va in onda su Raiuno il 9 e 10 gennaio con Vanessa Hessler e Primo Reggiani protagonisti, per la regia di Giacomo Campiotti.


A parte un cameo, cinque anni fa, nel film di Quentin Tarantino «Hostel: Part II», è la prima volta che esce dall'ombra. Perché?
«Tante volte mi è stato suggerito, ma non volevo tornare sullo schermo come attrice. Quando ho letto la sceneggiatura di questo progetto, non pensavo di esserne un'interprete, ma quando mi sono imbattuta nel personaggio dell'imperatrice, mi sono detta: vorrei proprio farlo. Sarà per vanità? Mi sono fatta un regalo».

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Mare e Monti

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Nel mio primo giorno dell’anno mi sono alzata tardi, ho organizzato per noi e gli amici di Milano un misto tra colazione e pranzo – Brunch se ci tenete a chiamarlo all’americana – e poi siamo usciti per una passeggiata al vicino Lago di Fogliano,  nel Parco Nazionale del Circeo. E’ una zona del litorale molto bella, un’oasi naturale formatasi a seguito della bonifica pontina e ritenuta oggi di interesse naturalistico internazionale.

Nel bosco e nella striscia di terra che separa il lago salato dalla spiaggia e dall’acqua del mare vi sono tantissime specie di uccelli, molti animali e una mandria di  mucche. Loro pascolavano, brucavano e un vitellino appena nato giaceva sull’erba. Abbiamo seguito i suoi primi commoventi tentativi di mettersi in piedi mentre la sua mamma lo leccava e lo leccava per continuare a riscaldarlo e incoraggiarlo. Era nato proprio il primo giorno di questo nuovo anno.

Mentre lo osservavo mi dicevo  “la vita per gli animali è dura, in ogni senso”. Nascono da soli, in ambienti freddi e ostili, vivono poco, sono imprigionati in luoghi angusti, e poi li mangiamo.

Eppure quella nascita aveva in sé la scintilla della speranza, il motivo di ogni cosa e a ricordarlo mi emoziona ancora, non so nemmeno bene perché. A pensarci meglio,  si che lo so. 

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Variante di canzone

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"Io te vurria vasa", sospira la canzone
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta',
come la gola al canto
come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbasta'.

"Io te vurria vasa", insiste la canzone
ma un po' meno di questo ti vorrei mancare
io te vurria manca'
più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare
io te vurria manca'.


é una poesia di Erri De Luca
tratta da Solo andata, righe che vanno troppo spesso a capo

Ascolta la canzone


Commento: 
Ah che bell'aria fresca ... é il nuovo anno!   Buon 2012  a tutti.

 

Buon 2012!

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Buon Fine Anno ...

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I

 


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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa