Rossetti, ciprie e creme antirughe. Le farmacie oggi assomigliano sempre più alle profumerie. Certo, i farmaci si vendono ancora ma non meno dei cosmetici, a volte persino realizzati "su misura" dalla farmacia stessa presso un laboratorio esterno. E poi cabine estetiche per i massaggi, depilazioni, sedute di make-up e check-up cutaneo. I dati Unipro confermano il successo dei cosmetici all'interno del canale farmaceutico: nel primo semestre del 2011 la crescita è stata quasi del 2% e nel secondo semestre è previsto un aumento fino al 2,7% per un valore di mercato che dovrebbe toccare 1.580 milioni di euro.
Le indagini dimostrano che si compra in farmacia perché si cerca un servizio di qualità e un buon rapporto qualità-prezzo. Il consumatore si reca volentieri in farmacia non solo perché trova facilmente una crema, ma perché la sua autorevolezza rassicura. Una tendenza che è in crescita da anni, tant'è vero che oggi i cosmetici incidono per circa il 10% sul fatturato delle farmacie (dieci anni fa meno della metà) e occupano il 90% dello spazio vetrina. E i marchi cosmetici che si trovano oggi in farmacia sono prestigiosi anche per quanto riguarda il packaging e l'immagine.