Lunedì 15 Aprile 2013 00:00
Francesca è una ragazza di quasi 40 anni, Palermitana, e vive a Roma da circa quindici anni.
Ha studiato filosofia, ha lavorato per vent’anni nel settore del marketing e della pubblicità. Da circa due anni è diventata mamma e poiché la sua vità è piacevolmente cambiata - in meglio, dice - ha lasciato il lavoro per dedicarsi interamente alla crescita di suo figlio Alberto.
E’ in possesso di un diploma di Educatrice all’Infanzia dell'Opera Nazionale Montessori, un valido aiuto nella crescita educativa di suo figlio, e in questi due anni di "mestiere mamma/casalinga faticosissimo" ha trovato il tempo di realizzare un blog che si occupa di Libri, in realtà una Rassegna di Libri consigliati da grandi settimanali, mensili e quotidiani.
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Venerdì 12 Aprile 2013 00:00
Tra i vari motivi che ci hanno spinto ad unirci in un circolo, c'è anche quello della condivisione di esperienze, sia nella vita quotidiana, tramite incontri, contatti, e via discorrendo, sia attraverso dei corsi più strutturati.
Il primo fra questi che abbiamo deciso di attivare, è dedicato ad un software, di nome Joomla! che serve a realizzare e gestire comodamente dei siti web.
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Giovedì 11 Aprile 2013 00:00
Leggendo per la prima volta le descrizioni dei Fiori di Bach abbiamo l'impressione che tutti i rimedi ci riguardino, e in effetti é così. Mi spiego meglio. Una volta o l'altra nel corso della nostra vita, in un'occasione o in un'altra, tutti noi siamo passati attraverso quell'emozione negativa, sentimenti comuni a tutto in genere umano, e quindi leggendo li ritroviamo a noi corrispondenti. Ne abbiamo l'esperienza!
I Rimedi si usano sia in caso di stati d'animo passeggeri che per i tratti più profondi del nostro temperamento, ciò che noi definiamo "la nostra personalità". Esempio: "sono un tipo fumino (irascibile)". Oppure "Ogni volta mi scoraggio!" etc. Quando é la nostra personalità a necessitare di un Fiore, questo particolare Rimedio viene chiamato "Rimedio Tipologico".
Il nostro rimedio caratteriale descrive come noi siamo di fondo e che tipo di tendenza abbiamo nel reagire agli avvenimenti della vita. Potrebbe trattarsi di un solo rimedio oppure più di uno. A volte non é evidente, e ci vuole tempo per capirlo; altre volte finiamo per arrivarci scoprendo che, dopotutto, non é già più quello ...
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Mercoledì 10 Aprile 2013 00:00
Dopo “The Artist”, trionfatore agli Oscar 2012, e “Quasi Amici”, campione d’incassi e di comicità, il cinema francese torna alla ribalta nella Rassegna Invito al Cinema grazie ad un titolo di tre anni fa, PICCOLE BUGIE TRA AMICI, solo l’anno scorso finalmente proposto nelle sale cinematografiche italiane per la presenza nel cast dei due attori principali dei film citati.
Con questo film, il terzo del 40enne attore-regista francese Guillaume Canet dopo “Mon idole” (2002) e “Non dirlo a nessuno” (2006), grazie all'impiego di tutti i migliori attori francesi della sua generazione, Canet dice la sua sul tema dell’amicizia e dell’amore.
PICCOLE BUGIE TRA AMICI o “Les Petits Mouchoirs” (I Piccoli Fazzoletti), come recita il titolo originale del film, é una commedia francese che dosa molto bene umorismo e malinconia. Da molti critici considerato un omaggio a "Il grande freddo" di Lawrence Kasdan, il film segue una trama non originale (ma sempre molto efficace) nel raccontare le storie di un gruppo di amici, quarantenni parigini, dai difetti evidenti, apparentemente affettuosi, ma in realtà ambigui, spesso bugiardi e tendenzialmente egoisti.
La consueta estate a Cap Ferret, nella grande casa sul mare, per un gruppo di amici parigini, ciascuno con il proprio stress, ciascuno con le proprie piccole bugie. Per tutti il dolore di una mancanza: l’amico Ludo (Jean Dujardin, il divo di “The Artist”) rimasto solo a Parigi in ospedale dopo un gravissimo incidente.
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Martedì 09 Aprile 2013 00:00
Caso Novartis: una vittoria per i diritti delle persone, una sconfitta per il monopolio delle multinazionali di Vandana Shiva | 4 aprile 2013
Il 1° aprile 2013, la Corte Suprema Indiana ha respinto una causa intentata dal gigante farmaceutico Novartis per aggirare l’articolo 3 (d) della Legge sui Brevetti indiana, al fine di rivendicare in maniera ingannevole come un’”invenzione” un farmaco già prodotto come generico.
L’India aveva una legge sui brevetti “a favore del popolo” del 1970, che è stata costretta a cambiare a causa dell’accordo TRIPS del WTO, basato sulla falsa premessa dell’“invenzione” e plasmata all’epoca dalle industrie farmaceutiche, agrochimiche, sementiere e biotecnologiche come Monsanto, Novartis e Syngenta. Che, in realtà, sono lo stesso gruppo di imprese. Queste multinazionali cercano il monopolio assoluto sui semi e sulle medicine per massimizzare i profitti anche quando i malati e gli agricoltori stanno morendo.
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Lunedì 08 Aprile 2013 00:00
http://www.la7.it/crozza/pvideo-stream?id=688813
Venerdì sera, nel suo programma su La 7, Maurizio Crozza e sua squadra hanno "smontato" in modo divertente una nota pubblicità di biscotti.
La trovata é geniale e sono quattro minuti di assoluto divertimento.
Non ve lo perdete e ... Buon lunedì !
p.s. per favore non dimenticate l'appello di ieri, é importante.
Domenica 07 Aprile 2013 00:00
La Provincia di Teramo ha autorizzato battute di caccia di gruppo, ciascuna fino a 30 cacciatori e 5 cani, sino al 15 aprile 2013.
Senza Valutazione d'Incidenza e senza il parere ISPRA, in un periodo in cui tutti gli animali, comprese le volpi, sono in fase riproduttiva.
Protestiamo!
Scriviamo una e-mail al Presidente della Provincia di Teramo, all’Assessore alla Caccia e al Dirigente del Settore Caccia, ai giornali locali, manifestando il nostro dissenso all’abbattimento delle volpi e chiedendo (almeno) di fermare la caccia in un periodo in cui non si dovrebbe andare a caccia!
Qui articoli WWF e informazioni sulla delibera:
http://lagramigna.blogspot.it/
http://cacciabruzzo.blogspot.it/
https://www.facebook.com/events/505355439530719/
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Sabato 30 Marzo 2013 00:00
"Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis."
Venerdì 29 Marzo 2013 00:00
Nonostante lo credano in molti, il termine "paparazzo" non é un composto di "papataci" e "ragazzo" bensì venne coniato da Ennio Flaiano che, durante la sceneggiatura de La Dolce Vita, cercava un nome da dare al fotografo - modellato pare sulla figura di Tazio Secchiaroli - che sarebbe stato il compagno inseparabile del protagonista del film.
Come Flaubert che ci mise due anni a battezzare Emma Madame Bovary, Flaiano era ossessionato dalle affinità semantiche tra i personaggi e i loro nomi. "Il nome giusto indica che il personaggio vivrà" scrisse nei Fogli di Via Veneto, una raccolta di note spettinate che sono altrettanti vividi bozzetti sulla genesi del capolavoro felliniano.
Cerca che ti cerca, gli capitò tra le mani By the Ionian Sea, il diario del grand tour di George Gissing, scrittore dell'Inghilterra vittoriana che ricordava con riconoscenza un albergatore calabrese che lo aveva ospitato, tale Coriolano Paparazzo.
E' stato dunque un personaggio realmente vissuto ad avere il titolo dell'unico "attore inconsapevole", e allora già da tempo passato a miglior vita, dell'immortale film che ha fotografato l'epoca d'oro della Holliwood sul Tevere.
Quel Signore ha dato il nome a un'onorabile e troppo spesso bistrattata professione.
E "paparazzo" é oggi la parola della lingua italiana più popolare del pianeta, dopo "pizza" e "spaghetti".
Tratto da "Cinecittà, una magia senza fine" - National Geographic
Giovedì 28 Marzo 2013 00:00
Dal Blog Italians: Dona anche tu un rotolo
Buongiorno Beppe, recentemente mi è capitato di vedere in TV la pubblicità di una nota marca di carta igienica in cui si dice che, partecipando ad un concorso, si potrà donare un rotolo alle scuole italiane. Capisco le leggi del marketing, ma penso che a tutto ci sia un limite, e trovo di pessimo gusto strumentalizzare un problema serissimo come la mancanza di risorse della scuola italiana per vendere qualche rotolo di carta igienica in più. Lo scopo cui tale prodotto è destinato è il migliore commento a questa trovata. Sabrina A. Ferri,
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Risposta di Beppe Severgnini: Certo, è un po’ umiliante dover accettare il soccorso (interessato) della pubblicità. Ma alcune aziende studiano, realizzano e diffondono pubblicità pericolose (gioco d’azzardo online), patetiche (un paio di case automobilistiche) o banali. Almeno Scottex ha scelto di aiutare, e di aiuto c’è bisogno. La carta igienica manca nelle scuole della provincia di Cremona, non solo in qualche angolo remoto d’Italia. Molte scuole italiane, senza “contributi volontari” delle famiglie (che spesso volontari non sono), non andrebbero avanti. Anche Procter & Gamble, in questi anni, ha aiutato sostanziosamente ABIO (Associazione per il Bambino In Ospedale), fornendo risorse per aprire sale-giochi nei reparti di pediatria. Dovremmo indignarci e dire «Ci pensi lo Stato!»? Non credo. Dobbiamo ringraziare, invece, e complimentarci. Fonte
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