La grande distribuzione vive sulle spalle dei soggetti più deboli della filiera, i produttori, su cui scarica il rischio d'impresa con pagamenti a 120 giorni. Il governo Monti se mosso, incontrando resistenze
Verso la fine degli anni Settanta comincia a svilupparsi in Italia la grande distribuzione organizzata (Gdo). Secondo alcune analisi, fra produttori e consumatori esistevano problemi di approvvigionamento: con questa motivazione, si sviluppa un nuovo modello.
Penso però che già allora vi erano almeno altri due motivi che avremmo capito dopo: l'investimento di capitali in un' attività altamente redditizia per la gestione della liquidità, e lo sfruttamento immobiliare e edilizio, che sottrae terreno agricolo a scopi speculativi.
Inizia cosi la rottura definitiva del rapporto diretto fra la produzione e il consumatore: la Gdo -di fatto- sceglie per gli uni e per gli altri, creando un vuoto d'informazione fra i due pilastri dell'economia reale e solidale.