Martedì 09 Ottobre 2012 00:00
E’ vero, di riforme della sanità ne sono state fatte tante ma una riforma, sicuramente la più importante, necessaria, urgente… non è mai stata neanche ipotizzata. E’ quella che ci servirebbe per ripensare il modo di ragionare e di fare della medicina.
Se è cambiato il brodo culturale, sociale, etico, economico, nel quale la medicina è immersa, come ragionare? Sto parlando di “modo di essere della medicina” non di conoscenza scientifica tout court. Le conoscenze scientifiche nell’ultimo secolo si sono evolute ma non altrettanto il modo di essere del medico che è rimasto come incastrato tra ’800 e ’900. Il medico continua a considerare la malattia, il malato, la terapia, la diagnosi, la causa, l’effetto, il metodo, fondamentalmente come un secolo fa. Non sto esagerando.
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Sabato 06 Ottobre 2012 00:00
A partire da una mail che ho letto nel Blog Italians, l'autore del testo ed io abbiamo avuto lunedì un vivace scambio di mail ed opinioni, che vogliamo condividere con chiunque sia interessato all'argomento.
Parlare è sempre possibile, con chiunque, l'importante é rispettarsi e avere solo un po' di apertura mentale.
Facebook e l’animalista talebano Caro Beppe, ti scrivo per conoscere le tue impressioni e quelle dei tanti Italians in merito a un personaggio che ho sempre considerato socialmente marginale ma che da qualche mese sto rivalutando come molto, molto inqietante: “l’animalista talebano”. Dalla nascita di Facebook dove anche i più pavidi e miti se messi davanti ad uno schermo si sentono leoni in arena, ho potuto constatare direttamente quanto sia diffusa e prepotente questa nuova forma di “civilismo” non meglio specificata. Intendiamoci, chi ti scrive non ha animali, ma li rispetta e pensa che debbano essere trattati sempre nel migliore dei modi, ma l’umanizzazione tendente alla divinizzazione che viene loro fatta mi lascia perplesso. (...)
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Mercoledì 10 Ottobre 2012 00:00
MILANO - Cammina a passo spedito nel bosco col suo bastone-guida, con la sicurezza di chi ha imparato a fare i conti con il buio. Anche se fai fatica a seguirlo nell'oscurità della notte, se ti lasci condurre impari a tastare il terreno, passo dopo passo, lentamente, per evitare gli ostacoli. Ad accompagnare gli escursionisti in passeggiate notturne nei boschi dell'Alto Casentino, in Toscana, è una guida speciale: Wolfgang Fasser, 57 anni, non vedente dall’età di ventidue a causa di una malattia ereditaria, la retinite pigmentosa. Trasferitosi dalla Svizzera in quest'angolo dell'Appennino nei primi anni Novanta per iniziare la sua nuova vita, Fasser non si è lasciato fermare dal suo "limite": ha studiato e imparato a fare il fisioterapista, è divento musicoterapeuta e oggi cura piccoli pazienti con disabilità o con disturbi del comportamento.
ESSENZA DELLE COSE - «Sapendo ascoltare, al buio si vede meglio — dice —. Siamo abituati ad affidarci troppo alla vista, ma nel bosco, di notte, ti metti in ascolto e impari a usare altri sensi, spesso poco utilizzati». Insomma, un altro modo di "vedere" per ritrovare l'essenza delle cose. Riconoscere il canto degli uccelli, i passi furtivi di una volpe o di un capriolo, un ruscello che scorre. Wolfgang Fasser registra i suoni della natura, poi li trasmette ai suoi pazienti a scopo terapeutico. «L'ascolto dei paesaggi sonori ha un impatto importante soprattutto per i pazienti che soffrono di autismo e nei piccoli iperattivi: li aiuta a riprendere contatto con se stessi» afferma. Ma il terapeuta utilizza anche numerosi strumenti musicali, tipici di popoli diversi, custoditi presso la sede dell'Associazione non profit "Il Trillo", da lui fondata alla fine degli anni Novanta, a Poppi, tra le colline di Quorle, in provincia di Arezzo. Si va dal flauto alla fisarmonica, dal pianoforte al gong, dal balafon africano al lettino sonoro, sotto il quale cinquantacinque corde richiamano alla mente un’arpa. Tanti strumenti, tanti suoni.
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Lunedì 08 Ottobre 2012 00:00
TOCCA SPIEGARVI PROPRIO TUTTO …
Angelica: Avete visto Lorax?
FTL Manager*: Ma è un film per bambini!
Angelica: Ma no, é bellissimo, ne vale la pena! Il bello della Dreamworks è che fa film per i bambini ma con messaggi per gli adulti. E’ per gli adulti perché spiega l’importanza degli alberi ma è per bambini perché fa ridere.
ESPRIMERSI POETICAMENTE: Mamma, hai notato che la sabbia se la guardi bene fa dei piccoli bagliori, come dei brillantini argentei.
TWENTY CENTURY FOX Io: Angi, non ricordo, ma di chi era l’Era Glaciale? Angi: Della VENTI Centuri Fox
MISS IN AUTO Allo stop si affianca una ragazza, finestrini giù e forte musica di salsa cubana.
Angelica: Uao!!!! (e balla) Io: Uao!, perché? Angelica: Ma ti immagini essere dentro quella macchina? Col volume altissimo e tutto che rimbalza?
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