Stasera, ore 21.00 Stadio Olimpico - Roma
Oggi pomeriggio in negozio trovate Eleonora:
io devo preparare l'accendino, e scaldare la voce ...
"Ma dove vai, ma dove vai, tanto oramai sei mia "
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Stasera, ore 21.00 Stadio Olimpico - Roma Oggi pomeriggio in negozio trovate Eleonora: io devo preparare l'accendino, e scaldare la voce ... "Ma dove vai, ma dove vai, tanto oramai sei mia "
Di nuovo Buonasera 2011“Anche questa sera fingerò per amore” comincia con una bella frase e una canzone il fortunato spettacolo di Gigi Proietti a Roma di nuovo Buonasera a tutti 2011, é l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva. Ci piace vedere la sua “contaminazione di generi” che va dalla recita delle poesie, al sonetto del Belli, dagli accenni scherzosi alla sua scuola di teatro al Brancaccio (soffiatagli da sotto il naso da Maurizio Costanzo) alle vecchie canzoni romanesche, cantate da Gabriella Ferri e Lando Fiorini, che danno una connotazione romantico-nostalgica allo spettacolo, gradita e apprezzata visti gli applausi. E’ il suo modo speciale di raccontare e fare l’avanspettacolo, come tiene il palco e muove con grazia le mani, le espressioni del viso (un po’ distanti stavolta!) le barzellette, lo sketch di Dino Verde del Guardiano del Cimitero, la satira elegante nella Signora delle Camelie, la spiegazione della “carrettella” attraverso il monologo dell’Otello, che ti fanno sembrare d’essere ad una riunione serale tra amici. Da Largo Cairoli a Piazza Cinque Giornate: a piedi nella mia MilanoCi pensavo da un po’. Dimezzare il rischio di cancro al senoTre ore di luce solare al giorno per dimezzare il rischio di cancro al seno. Passare più tempo all'aria aperta può aiutare a prevenire il tumore del seno E. coli, la causa di infezione non é il metodo di coltivazione
E.coli, la causa dell'infezione non è il metodo di coltivazione I Comuni si costituiscono parte civile nei processi per mafiaLa mozione di Anci Giovani Con la mozione, ANCI Giovani chiede ai comuni italiani impegni concreti: lotta agli abusivismi, trasparenza e percorsi di sensibilizzazione Da qui, i risarcimenti per i danni subiti dalle vittime del racket, la richiesta di trasparenza amministrativa e l’attivazione di percorsi di sensibilizzazione nelle scuole con incontri e campagne che favoriscano la creazione di una solida coscienza civile anche tra i giovanissimi, oppure la costituzione di un reparto speciale all’interno della polizia municipale per il contrasto ad ogni forma di abusivismo, lavoro nero, spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione: Le sante dello scandaloLe Sante dello Scandalo è un libro meraviglioso. Attraverso le sue conoscenze linguistiche, la sua cultura e la sua sensibilità Erri De Luca interpreta le Sacre Scritture rimettendo forse in asse i ruoli delle cinque donne citate dall’Evangelista Matteo all’inizio del Nuovo Testamento. E’ singolare ritrovare nomi femminili proprio in quel punto: singolare per la discendenza narrata, totalmente maschile, per il tipo di testo, per l’epoca, la posizione subordinata delle donne del tempo. Può darsi che l’autore abbia pensato che era il momento. Io l’ho sentito come un regalo. Un regalo prima di tutto a loro – Tamar, Rahav, Rut, Bat-Sheva Betsabea e Miriam Maria - ma esteso di riflesso ad ogni donna, una sorta di riscatto storico nei tempi in cui l’argomento è così dibattuto, in cui fioriscono iniziative per la categoria femminile che sembra essersi avviata al suo percorso di consapevolezza. E’ anche vero che la considerazione che ci viene dimostrata di questi tempi rassomiglia ancora molto ad una prova generale, ad un nuovo vestito o ad un premio di consolazione più che al raggiungimento di uno status vero e proprio … Gli uomini non sembrano pronti a guardare le donne come “esseri a loro pari”. Del resto le hanno sempre viste all’interno di ruoli che le sminuivano o le innalzavano, mai ad un livello paritario. Le donne erano le loro madri, sorelle, zie, figlie, mogli, amanti. Oppure segretarie, infermiere, colf, prostitute, oggetti di puro desiderio, aggeggi da pulsione, immagini erotiche da sognare o ottenere facilmente con il denaro o quel po’ di astuzia, per poi esibirle come trofei di caccia. Vantarsi non é reato, se si é discretiLa Cassazione e le prestazioni sessuali MILANO - Vantarsi delle prestazioni sessuali non è reato. A patto di farlo con una certa discrezione. Lo ha stabilito la Cassazione, stabilendo che di fatto non c'è diffamazione se i diretti interessati non sono perfettamente identificabili. IL CASO - La quinta sezione penale si è così pronunciata a favore di un muratore 47enne della Val Badia, condannato dal giudice di pace di Brunico per diffamazione aggravata, per avere raccontato nel corso di una cena di avere effettuato dei lavori di ristrutturazione presso un cantiere e di aver «unito l'utile al dilettevole» intrattenendo con due sorelle conosciute al cantiere rapporti sessuali a tre». La hit parade dell'amoreIl dottor Veronesi sostiene che l’amore più puro è quello omosessuale, perché non è finalizzato alla procreazione. Lo sostiene in risposta a quel sindaco che aveva definito l’omosessualità un’aberrazione genetica. Veronesi mostra di aver letto il Simposio di Platone (il sindaco si è fermato a Playboy). Ma forse l’illustre oncologo ha dimenticato il finale, altrimenti si ricorderebbe che l’amore non prevede classifiche di genere. All’origine, narra Platone, esistevano maschi, femmine e androgini dotati di entrambi gli organi sessuali. Ma quando gli uomini vollero scalare il cielo, gli dei li punirono spaccandoli in due. Da allora ciascuno cerca la sua metà perduta: i maschi dimezzati sono diventati gay, le femmine lesbiche e gli androgini etero. Nessuno è più puro o aberrante dell’altro. E tutti possono procreare, anche se l’unione fra le due metà dello stesso sesso partorisce solo idee e non corpi. La differenza, spiega Platone, non la fanno dunque i sessi, ma la qualità dei sentimenti: la «scala dell’amore», che va dalla bellezza fisica a quella divina. L’amore è l’energia dell’universo con cui l’uomo riesce a entrare in sintonia soltanto quando ama. L’oggetto dell’amore non è poi così importante. Può essere un maschio, una femmina, un figlio, un animale, una pianta, una montagna, un sogno, un progetto, un ideale. Quel che conta è la pulsione spirituale che l’amante esprime nell’amare. Chiedo umilmente scusa al professor Platone se duemilaquattrocento anni dopo non abbiamo ancora imparato la lezione. Platone, attraverso il sito degli studenti del Liceo Classico Beccaria di Milano I no che aiutano a crescereNella vita di coppia dire troppo spesso SI può essere un problema?
Asha Phillips infatti nel suo libro scrive: "Molto spesso si desidera far piacere al partner, offrirgli qualcosa di unico e di speciale. Ci si dimostra solidali con lui, lo si appoggia, si approvano le sue inziative. Usiamo espressioni come "la mia metà", parliamo di essere "un corpo e un'anima sola", ammiriamo e invidiamo quelli che non si separano mai, che hanno un'unionte intima e profonda. Questa immagine della coppia ideale, però, sottovaluta l'importanza del "NO", della differenza. Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un'intima uniore danno piacere e promuovono la crescita, perchè rappresentano una base sicura... Non bisogna però sottovalutare che anche qui c'è bisogno di uno spazio, di una distanza tra i due individui perchè possano svilupparsi e crescere davvero. Dicendo sempre sì al vostro compagno/a, anche se l'accordo vi sembra reale, finirete per avere entrambi, la sensazione che fra voi non ci sia differenza. Può essere un'idea confortante, ma genera staticità: nella vostra vita ci sarà poco movimento. Se in uno dei due avviene poi un cambiamento, può essere vissuto come un terribile tradimento. Come la rottura di un tacito patto. |
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“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."
Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13
«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.
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