Parlo con Rafaniello*, oggi abbiamo tempo, non vi viene la mancanza del paese vostro, chiedo.
Il suo paese non c'é più, non ci sono rimasti i vivi e neppure i morti, li hanno fatti sparire tutt'insieme: "Non sento la mancanza, dice, sento la presenza. Nei pensieri o quando canto, quando aggiusto una scarpa, sento la presenza del mio paese. Mi viene a trovare spesso, ora che non ha più un posto suo.
Dentro la chiamata dell'acquaiuolo che sale col carretto sopra Montedidio a vendere l'acqua zurfegna*, solforosa nelle terracotte, pure dalla sua voce mi arriva qualche sillaba del paese mio".